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La traduttrice va in crisi e dimentica le parole, il gesto di Mourinho: “Sta tranquilla”

In occasione della conferenza stampa di presentazione di Zorya-Roma, curioso fuori programma legato alle difficoltà della traduttrice nel riportare in italiano alcune domande di giornalisti ucraini. José Mourinho si è comportato in maniera impeccabile consolando.
A cura di Marco Beltrami
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La conferenza stampa di presentazione di Zorya-Roma si è rivelata molto particolare per José Mourinho. Il tecnico capitolino nel classico appuntamento con i cronisti della vigilia del secondo match stagionale di Conference League, ha dovuto fare i conti con le difficoltà della traduttrice seduta la suo fianco. Quest'ultima ha avuto qualche problema nel tradurre una domanda dall'ucraino all'italiano. Il portoghese dal canto suo si è dimostrato molto sensibile, e dopo averla tranquillizzata ha preso in mano la situazione.

Tra le domande a cui José Mourinho ha dovuto rispondere prima di Zorya-Roma, ci sono state anche quelle poste dai giornalisti locali. Per queste è intervenuta la traduttrice presente al suo fianco, che però ha dovuto fare i conti con alcune difficoltà legate alla volontà di trovare le parole giuste: "Loro sanno che tutti i vostri vinceri… non so questa parola… collezionario.. avete collezionario di questi… scusate". A quel punto lo Special, accortosi dell'imbarazzo della traduttrice ha provato a tranquillizzarla con il sorriso: "No problema… cerca di… è una parola difficile?". 

Le parole di Mourinho hanno sortito il loro effetto, visto che la traduttrice si è aperta: "Sì a dire la verità è una parola difficile". E poi aiutata anche da alcuni giornalisti ucraini presenti in sala, ha spiegato: "Se avete motivazioni di questa liga… come si chiama…liga". A quel punto Mourinho le è andato nuovamente in soccorso specificando "Conference" e poi rispondendo. Un intervento più lungo del solito quello dell'allenatore della Roma, che ha spiegato la volontà dei giallorossi di arrivare fino in fondo a quella che è la terza competizione continentale. E quando la traduttrice ucraina ha provato ad inserirsi, nel tentativo di riformulare la sua domanda, ecco un altro gesto quasi paterno dell'allenatore che le ha messo un braccio sulla spalla, come a dire "Stai tranquilla" e ha proseguito nel suo discorso.

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