La testimonianza shock dell’uomo che ha trovato Antonio nell’auto distrutta: “Non potevo credere ai miei occhi”
Michail Antonio è vivo per miracolo. La persona che s'è avvicinata alla vettura del calciatore ha fatto capolino nell'abitacolo e gli ha rivolto un cenno nell'attesa di una risposta che fugasse ogni cattivo pensiero per la scena che s'è trovato di fronte. La Ferrari a bordo della quale viaggiava era semidistrutta: la parte anteriore gravemente danneggiata; il lunotto termico spaccato, accartocciato; la fiancata destra strappata nel tremendo incidente in cui è rimasto coinvolto l'attaccante del West Ham sabato scorso.
La testimonianza dell'uomo che ha trovato Antonio nell'auto distrutta
"Non potevo credere ai miei occhi. Ho detto: ciao… per capire se il conducente era ancora in vita. Ma non ha risposto subito", sono state le parole dell'uomo che, uscito dalla foresta di Epping (nell'Essex) in cui aveva portato a passeggio il cane, s'è imbattuto nella carcassa della macchina finita fuori strada.
"C'era una puzza molto forte di benzina", ha raccontato Samuel Woods ai tabloid nel descrivere cosa ha visto e avvertito una volta accanto al veicolo. Non sentiva alcun rumore, né voce umana che esprimesse un lamento – anche flebile – di sofferenza e ha temuto il peggio. Quando s'è accorto che Antonio era stato sbalzato dal sedile di guida sull'altro accanto ha esclamato dentro di sé: "Appena l'ho visto ho pensato: è in guai seri". È rimasto intrappolato nelle lamiere per circa 45 minuti prima che i Vigili del Fuoco ne estraessero il corpo e i paramedici gli somministrassero le prime cure durante il trasporto d'urgenza in ospedale.
L'attaccante del West Ham stordito e sotto shock: ripeteva sempre la stessa cosa
I traumi riportati dal giocatore sono stati gravi: ha subito un'operazione alla gamba per le fratture riportate nella carambola in cui ha rischiato la morte. Non è in pericolo di vita ma resta sotto stretta osservazione – come spiegato dallo stesso club in un comunicato – perché la sua condizione resta complicata. "Ho sentito le sirene e gli ho detto che i soccorsi stavano arrivando ma Antonio era così stordito e sotto shock da non rendersi conto nemmeno di cosa gli era successo. Ripeteva: dove sono? dove mi trovo? In che macchina sono e cosa mi sta succedendo?".
Antonio era completamente disorientato. "L'ho trovato sul lato del passeggero. Ho provato a dirgli dell'incidente ma lui continuava a guardarsi intorno per dare un senso a cosa gli era accaduto". Adesso è in condizioni stabili (dopo essere stato sottoposto a un'operazione) ed è cosciente: dovrà affrontare una lunga degenza e non si sa se potrà e quando tornare a giocare. Ma è vivo, non c'è altro che conta al momento.