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La tentata irruzione in sala VAR poi le minacce alle telecamere: scene da film in Gremio-Corinthians

Il surreale episodio è avvenuto durante il primo tempo di Gremio-Corinthians, gara del massimo campionato brasiliano. Il ds della squadra ospite, Alessandro Nunes, ha cercato di irrompere nella stanza dove credeva di trovare gli arbitri del VAR, colpevoli di non aver concesso un rigore che poi ha portato all’espulsione di un proprio giocatore. Aggredendo e minacciando il giornalista autore del video.
A cura di Alessio Pediglieri
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Domenica sera nel corso di Gremio-Corinthians del massimo campionato sudamericano, durante l'intervallo del match si è assistito ad una scena a dir poco surreale, degna di un film d'azione con protagonista il direttore tecnico della squadra ospite, Alessandro Nunes, ripreso mentre corre furioso tra i corridoi dello stadio verso la sala VAR, per irrompervi dentro. Poi, le minacce alle telecamere che stavano riprendendo il tutto. Alla fine, sono arrivate anche le scuse da parte di Nunes e un'amarissima e beffarda scoperta: dietro quella porta che avrebbe voluto abbattere non avrebbe trovato il gruppo arbitri addetti alla moviola.

La sequenza delle immagini è impressionante con il video che in sequenza continua intercettano un uomo che sta correndo all'impazzata nei corridoi dell'Arena do Gremio dove si era appena consumato il primo tempo tra i padroni di casa e il Corinthians. L'uomo inquadrato in preda ad un raptus di rabbia è subito identificato nel direttore tecnico del Corinthians, Alessandro Nunes: riesce a svicolare tra gli addetti alla sicurezza e si precipita con un paio di collaboratori verso una porta. La scena viene ripresa da alcuni giornalisti presenti all'interno dello stadio che inquadrano l'accaduto. Alcuni filmati si interrompono non appena la tentata irruzione s'interrompe davanti all'uscio chiuso.

Ma c'è un filmato in particolare che piano piano diventa virale sul web e che racconta quanto successo poco dopo, con una vile aggressione nel tentativo di sottrarre il cellulare dove è stato immortalato tutto. A raccontare l'episodio è stato il giornalista Éverton Leite, di Rádio Pachola, che era l'autore del filmato completo, che ha confermato di essere stato assalito e poi minacciato di consegnare il telefonino dove aveva registrato tutto. Finito inesorabilmente in rete. Una situazione a dir poco surreale e imbarazzante che si è sviluppata nel quarto d'ora tra primo e secondo tempo, malgrado il vantaggio del Corinthians grazie alla rete siglata da Angel Romelo al 32′.

Un risultato che non ha per nulla frenato la furia di Alessandro Nunes, ds degli ospiti che si è catapultato verso la stanza che credeva fosse la sala VAR: l'obiettivo era pretendere delucidazioni su una decisione a dir poco discussa, riguardante l'espulsione via VAR dopo soli otto minuti del proprio giocatore, Bruno Mendez, per atterramento, oltre alla precedente mancata concessione di un rigore a proprio favore non segnalato.

Alla fine, fortunatamente non è accaduto l'irreparabile con Nunes trattenuto davanti alla porta che è rimasta chiusa, sbollendo la propria rabbia ritornando in tribuna. E per poi scusarsi, giorni più tardi, dopo che il video aveva fatto il giro del web, con commenti che lo hanno preso di mira anche in virtù del successo finale del Corinthians: "So che non è un comportamento dignitoso per un dirigente del calcio, per qualcuno che fa parte di una struttura professionale… Ma avevo bisogno di parlare" ha poi spiegato al Times lo stesso Nunes ritornando sull'accaduto. "Sono andato a protestare contro l'incompetenza di Traci [il responsabile arbitro del VAR] per non aver aiutato l'arbitro in campo, ma sapevo di essere entrato in una zona vietata dove non potevamo stare. Era una semplice forma di protesta e non è sfociata in alcuna aggressione verso nessuno. La porta era chiusa e se fosse stata aperta sicuramente avrei parlato con qualcuno, come ho fatto con l'arbitro della partita, anche se in modo un po' più duro".

Il punto, però, è anche questo: la sceneggiata da film da parte di Nunes fosse arrivata alla conclusione, ovverosia fosse riuscito ad irrompere nella sala chiusa a chiave, avrebbe sortito un finale ancor più imbarazzante e frustrante per il focoso direttore sportivo. In quella sala, infatti, non era presente il gruppo arbitri addetto al VAR della partita, ma custodiva semplicemente l'attrezzatura tecnica. Infatti, secondo il regolamento della CBF, tutta la squadra centrale che lavora alle partite del campionato brasiliano non si trova all'interno degli stadi dove si svolgono gli incontri ma nella sede operativa centrale a Rio de Janeiro. Alessandro Nunes prima di dare in escandescenze avrebbe dovuto saperlo per bene visto che oltre alla magra figura rimediata nel video ha subito poi anche l'inevitabile invettiva sarcastica dei social.

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