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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

La telefonata tra Fabio Paratici e la ministra De Micheli per l’esame di Suarez

Il ministro dei trasporti, Paola De Micheli, ha confermato il contatto con il dirigente bianconero ma ha preso le distanze da ciò che è successo lo scorso settembre all’Universita per stranieri di Perugia: “Paratici mi ha contattata per avere informazioni su come completare la pratica per il riconoscimento della cittadinanza italiana del calciatore. Non ho però nulla a che fare con la procedura d’esame d’italiano di Suarez”.
A cura di Alberto Pucci
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A distanza di settimane da quel pomeriggio che ha visto il nome dell'Università per stranieri di Perugia finire su tutte le prime pagine dei giornali, il caso dell'esame farsa di Luis Suarez torna a far tremare il mondo bianconero. Insieme alla sospensione del Rettore Giuliana Grego, del Direttore Generale Simone Olivieri, della professoressa Stefania Spina e del componente della commissione Lorenzo Rocca, la procura di Perugia ha infatti iscritto tra gli indagati anche Fabio Paratici e i due legali del club piemontese Luigi Chiappero e Maria Turco.

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Paratici e il contatto con il ministro dei trasporti

Il nome del direttore sportivo della Juventus è dunque finito nel fascicolo a causa del suo contatto con la ministra Paola De Micheli. Secondo gli inquirenti, che stanno indagando su di lui per falsa testimonianza, Paratici si attivò contattando il ministro dei Trasporti, sua amica di infanzia, ‘per velocizzare la pratica ministeriale di riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez‘. A poche ore dal comunicato della Juventus, che ha difeso il suo dirigente ribadendo con forza la sua correttezza, è inoltre arrivata anche una nota della stessa De Micheli con la quale ha raccontato come si sono svolti i fatti e preso le distanze dall'esame dell'ex attaccante del Barcellona.

Come dichiarato anche ai magistrati in qualità di persona informata sui fatti, lo scorso settembre il dirigente della Juventus, Fabio Paratici, mio amico di infanzia e originario della mia stessa città, mi ha contattata per avere informazioni su come completare la pratica per il riconoscimento della cittadinanza italiana del calciatore Luis Alberto Suárez Díaz. Non avendo conoscenza della procedura specifica, ho chiamato il capo di gabinetto del ministero dell'Interno, Bruno Frattasi, per anticipargli che sarebbe stato contattato da un dirigente della Juve che aveva bisogno di avere informazioni necessarie per completare la pratica per il riconoscimento della cittadinanza italiana di Suarez. Ogni racconto differente da questi fatti è pura strumentalizzazione che non corrisponde a quanto accaduto realmente, dal momento che non ho nulla a che fare con la procedura d'esame d'italiano di Suarez, oggetto dell'inchiesta.

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