La telecronaca di Bruno Pizzul di Italia-Inghilterra: “Siamo campioni d’Europa!”
È stato davvero tutto molto bello, come amava dire Bruno Pizzul in telecronaca con la sua inconfondibile voce. La vittoria dell'Italia sull'Inghilterra nella finale dei campionati Europei ha fatto soffrire, esultare, commuovere. Milioni di italiani l'hanno vissuta da casa ascoltando le telecronache Rai e Sky Sport, rispettivamente delle coppie Bizzotto-Serra e Caressa-Bergomi. Sulla Rai Stefano Bizzotto ha dovuto sostituire il ‘titolare' Alberto Rimedio, positivo al Covid e dunque costretto all'isolamento. A quel punto anche la seconda voce Antonio Di Gennaro si è dovuto fare da parte per lasciare spazio a Katia Serra, abituale spalla di Bizzotto fin dall'inizio del torneo.
In molti avrebbero voluto che fosse proprio il tuttora amatissimo Pizzul a prendere il posto di Rimedio per commentare da Wembley la finale degli Europei, in modo da dare all'83enne giornalista friulano l'occasione di poter finalmente raccontare un successo azzurro in un grande torneo, visto che nel 2006 – quando l'Italia vinse i Mondiali a Berlino – già aveva smesso di fare le telecronache dell'Italia per la Rai, dopo aver seguito 5 Mondiali e 4 Europei.
La richiesta popolare di sentire nuovamente la voce di Pizzul commentare gli azzurri è rimasta tuttavia inevasa, come era scontato che fosse. Lo stesso giornalista si era peraltro tirato fuori, augurando il meglio a Bizzotto, che infatti passerà agli annali come il telecronista dell'Italia campione d'Europa a Wembley. Ma anche Pizzul alla fine la partita domenica sera l'ha raccontata, col suo caratteristico stile pacato e mai sopra le righe. È accaduto per un uditorio più ristretto a Cormons, il comune in Provincia di Gorizia dove è cresciuto e vive.
Seduto davanti ad un maxi schermo dove è stata proiettata la finale, Pizzul ha annunciato le formazioni da par suo prima dell'inizio del match e poi alla fine ha potuto pronunciare una frase che nella sua lunga carriera di telecronista mai gli era stata concessa: "Siamo campioni d'Europa!". A quel punto si è alzato l'applauso dei presenti e sulle guance dei più nostalgici è sceso un lacrimone: a Cormons si è chiuso un cerchio, come è giusto che fosse.