La tattica umiliante usata dal Brasile dopo 20 minuti con l’Argentina: “Fai finta, buttati a terra”

Il derby sudamericano tra Argentina e Brasile, valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026 ha visto l'Albiceleste campione in carica dare una lezione impressionante ai verdeoro con un pirotecnico 4-1 finale. Una partita che ha divertito i presenti al Monumental dove non sono mancati vari episodi che ne hanno caratterizzato ancor una volta le dinamiche: falli, schermaglie, provocazioni, risse. E anche il disperato tentativo da parte dei brasiliani di evitare la disfatta quando, già sotto 2-0 dopo 20 minuti, il ct Dorival Júnior ha provato la mossa estrema mandando un assistente dietro alla porta di Beto per chiedergli di fingere un infortunio per permettere di riordinare le idee.
L'approccio fallimentare del Brasile: 2-0 dell'Argentina in soli 20′
L'approccio alla gara per il Brasile è stato devastante: in 20 minuti l'Argentina aveva già segnato 2 gol, era padrona assoluta del campo, tenendo in pugno i verdeoro con il 70% di possesso palla. Una supremazia schiacciante e umiliante a tal punto che per evitare il peggio, Dorival Júnior si è inventato la classica mossa disperata. Sfuggita alle telecamere della diretta internazionale ma non alle altre disseminate lungo il terreno di gioco che hanno inquadrato perfettamente la scena e sono state caricare sui social, a testimonianza feroce della totale disfatta brasiliana.
La mossa disperata di Dorival: la richiesta a Beto di fingere un infortunio
Come si vede da alcuni filmati delle telecamere di supporto della partita, forniti da TYC Sports si vede perfettamente come un assistente del ct Dorival Júnior, evidentemente preoccupato per l'assoluto predominio argentino, si avvicini sulla linea di fondo all'altezza della porta difesa di Bento per dare qualche indicazione a palla lontana. E la richiesta è precisa: simulare un problema, mettersi a terra così da fermare il gioco. Cosa l'estremo puntualmente fa, richiamando l'arbitro e permettendo ai compagni per un veloce cooling break che si trasforma in una estemporanea riunione tecnica al fine di riordinare le già confuse idee. Così, il Brasile si è riorganizzato soprattutto in mediana dove ha iniziato a rallentare i ritmi partita e a frenare l'impeto delle sortite argentine.
La crisi del Brasile: le colpe del ct Dorival e della Federcalcio
Ovviamente, di fronte al 4-1 finale è chiaro come la manovra non abbia sortito alcun effetto benefico ma è divenuta il simbolo degli enormi problemi verdeoro: le critiche a Dorival Jùnior si sono moltiplicate imputando al ct l'inadeguatezza per l'incarico e alla Federazione una opzione estremamente di ripiego di fronte al "no" alla prima scelta che portava il nome di Carlo Ancelotti. L'attuale ct è subentrato nel gennaio 2024 dopo un periodo ad interim di sei partite di Fernando Diniz e le dimissioni di Tité e il suo avvento è coinciso con i peggiori risultati del Brasile.
Le accuse ai giocatori di "non sentire" la Seleçao: troppi giocano in Europa
I problemi del Brasile si sono palesati subito dopo i Mondiali 2022. Nell'ultima Copa America è stata l'eliminazione con una sola vittoria (contro il Paraguay per 4-1) in quattro partite tra cui il sorprendente pareggio contro la Costa Rica. Contro l'Argentina, poi, l'ultimo 4-1 è un KO storico: per la prima volta il Brasile ha subito un poker così umiliante dall'Albiceleste, che ha vinto le ultime tre sfide. Tutti sono concordi che. oltre al ct, il problema sia anche dei giocatori in campo: fenomeni veri, ma incapaci di sentire il richiamo della Nazionale, tutti concentrati sui rispettivi club europei. Come Vinicius e Rodrygo che giocano molto meglio nel Real Madrid, Raphinha chiave del Barcellona di Hansi Flick, Savinho punto fermo nel Manchester City, o Joelinton del Newcastle.