La tattica di Allegri spiegata da Conte, è l’apoteosi della difesa: “Strategia perfetta”
Come alle Termopili. Il Chelsea vi è rimasto ingolfato, intrappolato, andato a sbattere con tutta la potenza delle sue truppe. E sul campo, contro una Juve compatta, organizzata, umile e votata al sacrificio, ha lasciato tutto: la fama di campione d'Europa, il gioco e il palleggio, il possesso palla che gli è servito a nulla, le fonti di gioco ispirate da Jorginho, la capacità di sfruttare la potenza offensiva con Lukaku, i punti e il primato nel girone di Champions. Una disfatta anche se le proporzioni del risultato (1-0) non la lasciano trasparire ma l'andamento del match, la (non) prestazione dei Blues, le difficoltà di Tuchel ad aprire un varco in quella muraglia, a neutralizzare le pedine sulla scacchiera (Bernardeschi falso nove e poi in supporto a Chiesa) spiegano bene qual è stata la perfezione della tattica scelta da Allegri.
Ai bianconeri, in affanno in campionato, serviva una prova maiuscola, uscire dal rettangolo verde con lo scalpo di un avversario importante per riacquistare fiducia. Il tecnico livornese ha capito che, al netto delle assenze pesanti (Dybala e Morata), quello era l'unico modo per giocarsela. Ha vinto, l'ha vinta e nel sorriso tronfio che aveva stampato sul volto c'era tutta la soddisfazione del sassolino della scarpa tolto dopo le critiche ricevute. Antonio Conte ha seguito la partita negli studi di Sky e a fine match ha elogiato l'interpretazione tattica della Juventus.
Il Chelsea ha trovato grandissime difficoltà rispetto all'assetto tattico della Juve – ha ammesso l'ex allenatore dell'Inter – e soprattutto non è mai riuscito a trovare le contromosse a una situazione del genere. I Blues non sono mai riusciti a creare superiorità numerica né a trovare spazio nella metà campo della Juventus che ha chiuso loro tutte le linee di passaggio.
La "colonna unita" della Juventus ha retto all'impatto senza scricchiolare, sostenuta dall'esperienza (Bonucci e Chiellini) e dall'orgoglio. Ha fatto la partita che aveva immaginato, studiato, preparato. Ed è stata brava a colpire quando le condizioni del gioco e le opportunità lo hanno permesso.
La Juve si è esaltata nella difficoltà del possesso palla e ha rischiato davvero pochissimo – ha aggiunto Conte -. Da una parte c’è stata una grande prova difensiva. Dall'altra il Chelsea non è mai riuscito a trovare una soluzione a quella proposta di gioco rendendosi pericoloso nella metà campo avversaria.