La tabella Champions di Allegri, traccia la quota della Juventus: “Ci mancano ancora 10 punti”
Il pareggio in casa contro l'Atalanta è doloroso quanto la sconfitta subita a Napoli. La Juventus incassa l'ennesima beffa: al Maradona aveva sbagliato gol incredibili, all'Allianz le resta addosso anche il grande rimpianto di non essere riuscita a gestire il vantaggio (2-1) conquistato in rimonta subendo l'uno-due micidiale di Koopemeiners (2-2). Il primo gol, quello su punizione che Gasperini aveva studiato con intelligenza, è stato una mazzata: subirne così non è da squadra che ha grandi ambizioni.
Milan secondo, bianconeri terzi ma Allegri si sforza vedere il bicchiere mezzo pieno e fa un po' di conti per il piazzamento Champions. Per lui quello con la ‘dea' è un punto guadagnato perché la matematica avvicina il traguardo di stare lì, tra le prime quattro e tornare (finalmente) in Coppa dopo un anno di esilio per la squalifica inflitta dalla Uefa.
"Abbiamo guadagnato un punto sul Bologna e tenuto l'Atalanta staccata di 11", le parole del tecnico in diretta tv a Dazn. Non è (solo) un'occasione persa ma essere riusciti a stoppare la corsa della squadra di Gasperini può sembrare orizzonte che fa storcere il muso per la delusione ma Allegri si prende il meglio di quel che piò, che il gruppo offre e in grado di dare in questo momento.
"Il nostro obiettivo è arrivare tra le prime quattro e mancano 10 punti. Adesso siamo a 58 punti e dipende da come la si vuol vedere… magari avevi perso punti prima e magari adesso avevi battuto l'Atalanta e pareggiato con il Napoli ti saresti ritrovati gli stessi. Queste partite e queste situazioni sono esperienze per far crescere la squadra. Poi non dobbiamo perdere di vista quello che è il nostro obiettivo, che è entrare in Champions League e giocarla il prossimo anno".
Concetto che Allegri scandisce anche in riferimento a quella porzione di fischi e di pubblico che ha mugugnato perché si aspettava chissà cosa. Le reti realizzate da Cambiaso e poi da Milik avevano illuso un po' tutti. Ma dinanzi alla serata di grazia di Koopmeiners s'è gelato il sangue nelle vene anche ai tifosi più fiduciosi e calorosi. A tutti l'allenatore ricorda una cosa: "Abbiamo un obiettivo da raggiungere perché se riusciremo a qualificarci per la prossima Champions anche i tifosi vedranno partite importanti. Questa squadra può essere criticata – la conclusione del tecnico -, può essere criticato l'allenatore ma sotto il punto di vista dell'impegno non si può dire niente".