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Superlega europea di calcio

La Superlega è sospesa: “Club inglesi hanno lasciato perché forzati da pressioni”

Dopo le defezioni dei 6 club inglesi e dell’Inter, la neonata Superlega comunica la propria sospensione: “Date le attuali circostanze, dovremo riconsiderare gli step appropriati per rimodellare il nostro progetto”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Alla fine di una serata segnata da defezioni a ripetizione – ultima l'Inter, dopo i 6 club inglesila Superlega è sospesa in piena notte, così com'era nata nel buio della notte tra domenica e lunedì. Una mesta fine, con promessa di riprovarci con un "progetto rimodellato". Un comunicato non firmato sembra dunque mettere un punto – dopo appena 48 ore – alla più ambiziosa e temeraria operazione che si sia mai vista nella storia del calcio.

Ecco la nota ufficiale diffusa quando ormai i buoi erano scappati: "La European Super League è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo necessita di un cambiamento.

Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona.
L’obiettivo della nostra proposta è quello di permettere allo sport di evolvere e allo stesso tempo generare risorse e stabilità per l’intera piramide calcistica, compresi gli aiuti per superare le difficoltà finanziarie a cui è andata incontro l’intera comunità calcistica a causa della pandemia. Inoltre, la nostra proposta fornirebbe agli stakeholder del calcio contributi di solidarietà significativamente migliorati.

Nonostante l'annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente conforme alle leggi e ai regolamenti europei, come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale che tutela la Super League dalle azioni di terzi.

Alla luce delle circostanze attuali, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l'intera comunità calcistica".

Parole ormai vane, che danno il senso di una resa pressocché totale dei ‘fondatori'. Vince dunque il calcio dei tifosi, o meno romanticamente quello dell'UEFA e delle sue competizioni ufficiali, in primis la vecchia/nuova Champions League, appena riformata e che ora dovrebbe riaccogliere nel suo grembo anche gli ex ‘ribelli'.

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