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La strategia dell’Agcom per bloccare in tempo reale gli streaming illegali delle partite di calcio

Il piano è oscurare da subito (e non più dopo 3 giorni come accade adesso) qualsiasi diretta ‘pirata’: per realizzarlo l’Autorità è pronta a un passo in avanti ulteriore.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Agcom ha svelato il piano per contrastare con nuovi metodi il fenomeno degli streaming illegali.
L'Agcom ha svelato il piano per contrastare con nuovi metodi il fenomeno degli streaming illegali.

Gli scrocconi dello streaming e i pirati che filtrano il segnale gratuitamente avranno vita più dura. L'intervento odierno dell'Agcom tende a stringere il cerchio intorno ai furbetti della Rete e del "pezzotto" che, appoggiandosi anche a frequenze che rimbalzano da un capo all'altro del mondo, riescono ad aggirare controlli e blocchi da parte dell'Autorità.

Il piano è riuscire a stoppare in tempo reale qualsiasi diretta illegale (e non più dopo 3 giorni come accade adesso): per realizzarlo l'Ente è decisa a fare un passo in avanti ulteriore: automatizzare le segnalazioni che intercettano le criticità e far sì che il blocco sia immediato.

Conclusi i Mondiali, il campionato di calcio di Serie A riprenderà il 4 gennaio prossimo mentre bisognerà attendere il mese di febbraio per le Coppe (Champions, Europa League, Conference League) non è escluso che per allora le falle nel sistema, le porte secondarie aperte per l'accesso ai contenuti subiscano una censura più decisa. Il calcio – che attualmente catalizza la maggior parte dell'utenza – è una sorta di test chiave, l'obiettivo è estendere lo stesso schema anche ad altri eventi che si svolgono live (non solo di tipo sportivo) e vengono rilanciati nel web.

La nota ufficiale dell'ente ha tracciato un solco ulteriore per assicurare l'applicazione del Regolamento sul diritto d'autore online con una ragione precisa: "rafforzare i poteri di intervento per contrastare l'offerta illegale di contenuti audiovisivi live, con particolare riferimento alle partite di calcio e alle manifestazioni sportive". In buona sostanza mira a debellare quel fenomeno che prosciuga introiti e ‘distrae' il bacino di utenza dei tifosi-spettatori.

L'obiettivo dell'Ente è bloccare in tempo reale la trasmissione in diretta delle gare mandate in onda on-line in maniera illegale.
L'obiettivo dell'Ente è bloccare in tempo reale la trasmissione in diretta delle gare mandate in onda on-line in maniera illegale.

Per stroncare la pirateria viene indicata una strategia ulteriore rispetto a quella messa in atto finora: ovvero, impedire il collegamento del pubblico online a quelle piattaforme e a quei siti fuorilegge che mandano in onda gli eventi in calendario attraverso canali alternativi.

"Il testo sottoposto a consultazione – si legge nel comunicato dell'Agcom in materia – prevede la possibilità di inibire in via cautelare l’accesso degli utenti a piattaforme e siti pirata nei primissimi minuti della trasmissione dell’evento sportivo, grazie all’integrazione del procedimento di cui all’articolo 9-bis del Regolamento".

Agcom tende così una mano ai soggetti direttamente coinvolti e li invita a sottoporre eventuali osservazioni sul provvedimento nei prossimi 45 giorni rispetto alla condivisione sul sito dell'Autorità della delibera a favore della quale hanno votato la maggior parte dei componenti (unico voto contrario è stato espresso dalla Commissaria, Elisa Giomi).

Il relatore, Massimiliano Capitanio, ha spiegato le ragioni di questo intervento: "Agcom ha sempre fatto scuola sul fronte della pirateria, ma evidentemente oggi per contrastare il crescente impatto di questi fenomeni, talvolta gestiti dalla criminalità organizzata, servono strumenti nuovi e sempre più efficaci".

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