La strana foto pubblicata dal Napoli sui social: cosa stanno sbirciando Osimhen e Zielinski
Il Napoli di Luciano Spalletti vola in campionato, forte di una vantaggio abissale. In Champions League la qualificazione ai quarti di finale è lì, a un passo. Se stendi la mano, puoi già toccarla ma non prenderla (ancora). La stagione da "sogno nel cuore" si rispecchia in quel "e tu non devi mollare" che il tecnico ha fatto proprio e trasferito alla sua squadra. Lazio, Atalanta in Serie A e poi il ritorno degli ottavi di Coppa contro l'Eintracht sono i prossimi appuntamenti sulla carta: un passo alla volta, un avversario alla volta, dosando energie senza mai perdere di vista l'obiettivo che si può raggiungere anche senza spaccare il mondo.
Il traguardo (o i traguardi…) non sono molto lontani. Può essere interpretata anche così la strana foto a corredo del tweet che il club azzurro ha condiviso nelle versione spagnola del proprio account e poi sulla pagina Facebook ufficiale. Ci sono Zielinski e Osimhen che sbirciano tra le feritoie dei teloni che assicurano un po' di privacy e recitano il campo d'allenamento.
Cosa staranno mai guardando? L'altra foto che compare nel messaggio aiuta (forse) ad avere le idee un po' chiare. E a fare un po' di conti su quanto ancora manca per la conquista dello scudetto. I distacchi in classifica e i numeri che sono sulla carta, del resto, parlano chiaro. Così evidenti e virali abbastanza da spingere perfino una docente a prenderli a esempio per assegnare un compito alla classe.
Da +24 a +18. Dall'Atalanta (sesta e fuori dalla zona Champions) fino a Milan e Inter (seconde) non c'è avversaria che finora sia riuscita a stare al passo rispetto ai partenopei che possono stracciare anche i 102 punti della Juve di Antonio Conte. Impressionante anche il dato della differenza reti: +43, ovvero il risultato che si ricava tra gol fatti (58) e subiti (5).
Serve uno sforzo di fantasia e di mera interpretazione per associare anche la foto della graduatoria di Serie A a quello scatto che scandisce la "testa" che ha il gruppo in questo momento. Non è euforia cialtrona né presunzione ma quella giusta dose di leggerezza, derivata in parte da una consapevolezza più matura dei propri mezzi, che permette di affrontare ogni match come fosse l'ultimo. Che permette di disegnare calcio a memoria: un esempio tangibile? L'azione mostruosa che portò al raddoppio del capitano Di Lorenzo nell'ultima gara di Champions.
