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La strana e bellissima festa del Liverpool dopo aver perso Champions e Premier in sei giorni

Il Liverpool perde la finale di Champions League dopo aver visto sfumare anche la Premier per un solo punto ma ai tifosi importa poco. Si scatena comunque la festa con il bus scoperto in città. Solo sorrisi sui volti di Klopp e di tutti i suoi giocatori.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Il motto "You'll never walk alone" non potrebbe mai essere più attuale. A Liverpool sembrano quasi non sapere di aver perso una Champions League e una Premier League nella maniera più brutale: agli atti conclusivi. Solo un punto dietro al Manchester City di Pep Guardiola e solo un tiro in porta subito in finale di Champions contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, hanno negato ai reds l'immensa gioia per un poker che sarebbe entrato nella storia del calcio mondiale. Nonostante i due obiettivi pesantissimi sfumati sul più bello, nella città di Liverpool è tuttavia scoppiata lo stesso una grandissima festa, con la squadra che ha sfilato nelle vie acclamata dalla folla rossa dei supporters. E così, lo spirito e l'orgoglio del Liverpool e di tutti i suoi tifosi si contraddistingue ancora una volta nettamente in tutto il mondo.

Vittoria della FA Cup e della Carabao Cup: le due coppe nazionali sono bastate per giustificare l'organizzazione della festa con il pullman scoperto per le vie del centro in un bagno di folla. Sul bus compariva l'immancabile motto storico insieme alle scritte: "Winners, we are Liverpool" . I festeggiamenti e i grandi sorrisi sui volti di Klopp e di tutti i suoi giocatori hanno mascherato completamente il disappunto vissuto solo un giorno prima. Il clima surreale di festa è stato ingigantito dai cori dei reds, dai coriandoli, dai fumogeni e dai fuochi d'artificio. È andata così in scena la "Trophy Parade", con un'intera città che in riva al Mersey ha ringraziato i propri beniamini che mostravano a tutti le due coppe con grande orgoglio.

Uno scenario che stride completamente con quello visto da altre parti dopo le stesse delusioni calcistiche. Per rimanere in Italia, quando la Juventus si avvicinò tantissimo al triplete nel 2015 e 2017, perdendo le due finalissime di Champions contro Barcellona e Real Madrid, a Torino non si festeggiò nulla. Troppa amarezza e delusione per quello che era considerato un sogno solo sfiorato con un dito, mentre scudetti e coppe Italia all'epoca non erano una novità in casa bianconera e non erano vissuti neanche con troppo entusiasmo dai tifosi in città.

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