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La storia fiabesca di Moustapha Cissé: dalla squadra dei rifugiati al gol in Serie A in 2 mesi

La storia di Moustapha Cissé, il classe 2003 che ha segnato all’esordio in Serie A con l’Atalanta. Fino a due mesi fa giocava in Seconda Categoria nella squadra dei rifugiati.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Al minuto 65 di Bologna-Atalanta, gara che ha chiuso la 30a giornata di Serie A, Gian Piero Gasperini decide di sostituire a sorpresa Luis Muriel. Al Dall'Ara il punteggio era di 0-0 e la Dea doveva assolutamente trovare la vittoria. L'allenatore della squadra bergamasca, senza Zapata e Boga, decide di puntare su un ragazzo della Guinea classe 2003 gettandolo nella mischia senza alcun timore. Lui è Moustapha Cissé, che dopo un quarto d'ora sfrutta al meglio l'assist al bacio di Pasalic e di mettere in rete, con un sinistro a giro, la palla del definitivo 0-1.

La storia di Cissé è ancora più sorprendente se si pensa che fino a due mesi fa giocava in Seconda Categoria, precisamente all'ASD Rinasciata Refugees a Copertino, in provincia di Lecce. Si tratta di una squadra composta da calciatori richiedenti asilo. L'Atalanta incredibilmente riesce a vedere questo giocatore e in pochissimo tempo decide di tesserarlo portandolo a Zingonia il 23 febbraio. Il 27 febbraio fa il suo esordio con la squadra Primavera dell'Atalanta segnando due gol contro il Milan al debutto e poi un'altra rete al Napoli una settimana dopo.

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Quando basta per convincere Gasperini, privo di una punta di ruolo dopo l'infortunio di Zapata, a convocarlo in prima squadra per la sfida dell'Atalanta contro il Genoa finito poi 0-0. Convinto negli allenamenti successivi, il tecnico della Dea decide poi di metterlo in campo contro il Bologna al posto di Muriel per un esordio in Serie A che non dimenticherà mai. Il gol è il risultato di tanti sacrifici e della voglia di questo ragazzo di voler cambiare la sua vita dopo essere fuggito dalla Guinea nel 2019 a caccia di un futuro migliore in Italia.

In Salento, Moustapha Cissé, riesce però anche a trovare una squadra come I Rinascita Refugees, nata dall’omonima cooperativa di Lecce messa insieme da Niang Baye Hassane, senegalese e mediatore linguistico che cura i progetti di accoglienza, che gli consente anche di giocare a calcio: la sua grande passione.

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Cissé si è unito a loro nel 2019, in una squadra che dalla Terza Categoria è riuscita poi a conquistare la Seconda. Aveva 16 anni, era arrivato in Italia da Conakry, la capitale della Guinea e la città più popolosa. Aveva perso il padre da poco e in Italia cercava una nuova vita lontano dalle difficoltà del suo Paese. E proprio come succede nelle favole, il talento di Moustapha attira presto l’attenzione dell’Atalanta, che lo ha seguito per mesi con i suoi osservatori fino ad acquistarlo a febbraio blindandolo nelle scorse settimane con un triennale facendogli firmare il suo primo contratto da professionista. Una storia che mette ancora una volta in evidenza i valori dello sport che in questo caso è molto più che una semplice passione, ma un autentico strumento di rinascita.

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