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La storia bellissima di Marcin Olesky, chi è il calciatore amputato che ha vinto il Puskas Award

La storia di Marcin Olesky è incredibile: è suo il gol più bello al mondo, l’ha realizzato appoggiandosi su una stampella. A 23 anni perse la gamba sinistra, quella prodezza divenuta virale gli è valsa il premio Fifa. Quando Del Piero fa il suo nome quasi non ci crede.
A cura di Maurizio De Santis
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La grande soddisfazione di Marcin Olesky per il Premio Puskas.
La grande soddisfazione di Marcin Olesky per il Premio Puskas.

Il gol di Marcin Olesky è stato premiato con il Fifa Puskas Award. Se cercate la rete più bella al mondo non pensate che a metterla a segno sia stato uno dei campioni che illumina la scena internazionale. Non Lionel Messi (incoronato con il premio di migliore calciatore al mondo), che ha trascinato l'Argentina alla conquista dei Mondiali in Qatar. Nemmeno qualche altra stella del calcio internazionale. Fermatevi un attimo, tirate un respiro profondo e poi gustatevi lo spettacolo, bellissimo anzitutto dal punto di vista umano.

Sul palco sale l'attaccante polacco che gioca nella squadra degli amputati del Warta Poznan e a novembre scorso s'è reso protagonista di una prodezza tecnica e balistica impressionante, straordinaria, da applausi. Eccezionale al punto da alimentare un tam tam social tale da spingere la Fifa a prendere in considerazione quella "bicicletta" realizzata nell'incontro con lo Stal Rzeszow, facendo leva su una stampella. Immagini divenute virali che hanno fatto da spartiacque con tutto il resto.

La bellissima rete valsa il premio Puskas all'attaccante polacco.
La bellissima rete valsa il premio Puskas all'attaccante polacco.

Alessandro Del Piero ne legge il nome, gli sorride, si avvicina a lui e gli consegna il premio The Best. Olesky è lì, quasi non ci crede. Gli serve qualche momento per rendersi conto che è tutto vero. Ha battuto gli altri finalisti, il brasiliano Richarlison (per la rete siglata col Brasile contro la Serbia ai Mondiali in Qatar) e il francese Dimitri Payet (per il guizzo tra le fila del Marsiglia in Conference League). E racconta quell'azione come se la vivesse in quel momento.

Negli occhi lucidi per la commozione può rivederla frame dopo frame e la racconta così: "Il mio compagno di squadra, Dawid Novak, ha fatto l'assist. Quando l'ho visto avvicinarsi alla palla, ho capito che stava venendo verso di me. E allora mi sono messo nella posizione migliore per riceverla. Quando l'ho colpita, ho seguito la sfera con gli occhi e l'ho vista andare in porta. Ho sempre voluto segnare un gol così bello. Sono molto felice".

La commozione di Olesky mentre riceve il premio Fifa.
La commozione di Olesky mentre riceve il premio Fifa.

Quella di Marcin Olesky è una storia di coraggio e al tempo stesso un messaggio potente, di attaccamento alla vita anche quando la vita ha in serbo sorprese crudeli e senza un perché. A 23 anni subì un grave incidente sul lavoro, le lesioni riportate non lasciarono scelta ai medici che furono costretti ad amputargli la gamba sinistra.

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L'attaccante trascorse due anni in sedia a rotelle, si rimise "in piedi", in forma, si abituò all'utilizzo delle stampelle e tenne duro. Lo ha ripetuto a se stesso più volte: emblematico un video che risale a qualche anno fa nel quale – durante un allenamento con la nazionale polacca – spiega le motivazioni che lo hanno sempre animato. "Non mi sono mai lasciato prendere dallo sconforto e quando ho capito che avrei potuto continuare a correre servendomi delle grucce le mie motivazioni sono divenute maggiori".

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