video suggerito
video suggerito

La storia di Braithwaite, ha rischiato di non camminare più per una grave malattia

La sindrome di Legg-Calvé-Perthes venne diagnostica a Martin Braithwaite durante l’infanzia, quando aveva 5 anni. La patologia che colpisce i bambini alle ossa lo ha costretto sulla sedia a rotelle per 2 anni, oggi si gode il momento di gloria per la doppietta realizzata in Champions con il Barcellona.
A cura di Maurizio De Santis
14 CONDIVISIONI
Immagine

La vita di Martin Braithwaite sembra tratta da un romanzo d'appendice, scritto apposta per lui che nel 2016, quando indossava la maglia del Tolosa, si rese protagonista di un gesto bellissimo: decise di donare 1000 euro agli ospedali per bambini dopo ogni gol. Lui, che a 5 anni, rischiò di restare in sedia rotelle per la malattia che lo aggredì nell'infanzia: la sindrome di Legg-Calvé-Perthes, una patologia grave e rara che porta alla necrosi avascolare della testa del femore e può portare alla deformazione dell'osso.

Per due anni chiuse a doppia mandata i sogni nel cassetto. "Non ero autosufficiente, avevo sempre bisogno di qualcuno che mi aiutasse – ha raccontato al suo arrivo in blaugrana -. Avrei voluto giocare a pallone come gli altri ragazzini ma per me allora era impossibile".

Il suo arrivo in blaugrana non è stato tutte rose e fiori, a far discutere furono la tempistica, i termini e quella regola della Liga (successivamente emendata) che ha permesso al club di ingaggiarlo a mercato chiuso. L’articolo 124.3 del regolamento della federazione permetteva alle società di acquistare un calciatore oltre il limite della finestra per le trattative se un giocatore della loro squadra nella stessa posizione era stato dichiarato infortunato per un periodo minimo di cinque mesi (nella fattispecie, Luis Suarez).

Immagine

Comprato per 18 milioni, Braithwaite firmò a 29 anni un contratto di 4 anni, blindato da una clausola rescissoria di 300 milioni. Non fu l'unica ‘stranezza': che senso aveva un investimento del genere visto che nemmeno avrebbe giocato in Champions?

La doppietta segnata martedì sera in Coppa è l'epilogo più bello per una carriera che ha conosciuto alti e bassi. Braithwaite è passato dalla lotta salvezza con il Leganés alla musichetta della Champions, dalle polemiche per un trasferimento che a febbraio scorso fece discutere alla gioia per le reti realizzate contro la Dinamo Kiev. Quando gli dissero che avrebbe giocato accanto a Messi esclamò: "Non laverò più la maglietta…". Martedì sera la Pulce non c'era e lui, per una notte, s'è sentito un gigante.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views