La storia di Alberto Cifuentes: esordio da record nella Liga a 41 anni, poi l’addio al calcio
Alberto Cifuentes ha disputato quasi 600 partite in carriera. Era un portiere, non lo conoscevano in molti. Perché tutte queste partite, tranne due, le ha disputate nelle categorie minori spagnole. Cifuentes è nato nel 1979 e dopo aver fatto il suo esordio nella Liga con il Cadice a 41 anni, 3 mesi e 19 giorni ha deciso di lasciare il calcio a campionato in corso. Una storia incredibile, unica, quella di questo portiere che dopo aver raggiunto il sogno di una vita, ha deciso di dire basta e lo ha fatto dopo appena due giornate dopo l'inizio del campionato.
La parabola di Alberto Cifuentes
Cifuentes sin da ragazzino sogna di fare il portiere, è bravo, ha delle qualità e quando aveva 12 o 13 anni sognava di diventare il nuovo Walter Zenga, parole sue: "Nel 1992 ero un ragazzino e con gli amici del quartiere stavo già in porta e speravo di diventare forte come Zenga che è stato il mio primo mito, poi pensavo di diventare come Van der Sar". La realtà è stata un'altra. Un'onestissima carriera vissuta con Albacete, Dos Hermanas, Maiorca B, Ciudad de Murcia, Rayo Vallecano, mitica squadra di Madrid, Salamanca UDS, poi ancora Real Murcia, La Hoya Lorca, Piast Gliwice in Polonia prima di firmare per il Cadice: "Volevo già ritirarmi qualche anno fa, poi però ha chiamato il Cádiz e non potevo dire di no ad un club così grande".
Esordio da record nella Liga
Con il Cadice conquista una memorabile promozione nella Liga e a 41 anni fa il suo esordio nel campionato spagnolo il 20 settembre del 2020 in un match contro l'Huesca. Incontro che la sua squadra vince per 2-0. Esordio da record, a 41 anni, e pure con il ‘clean sheet'. Meglio era impossibile. La settimana successiva è di nuovo in campo, ma finisce male (1-3) con il Siviglia guidato da un ex portiere Lopetegui. Otto giorni dopo la seconda presenza nella Liga dice basta. Cifuentes si ritira, tra le lacrime annuncia il suo addio al calcio. Il suo sogno lo ha realizzato e ha dimostrato che con tenacia si possono anche raggiungere grandissimi traguardi a tutte le età:
Non mi sono arreso mai e me ne vado a testa alta, avendo dato il massimo fino all’ultimo giorno perché la mia cultura è quella dello sforzo. E grazie a questo sforzo ho debuttato in Liga, non per il talento.