La stoccata di Hazard: “Mai al PSG. In Ligue 1 solo al Lille”
Eden Hazard è stato uno dei colpi di mercato di questa estate del Real Madrid. Il calciatore belga dopo sette anni in Premier League con il Chelsea ha deciso di dare una svolta alla sua carriera e ha accolto l'offerta della Casa Blanca nonostante una vastità di proposte ricevute. L'attuale numero 7 dei blancos per 100 milioni di euro si è trasferito in Liga ma si era parlato per molto tempo anche di un interessamento molto forte del Paris Saint-Germain. In merito a questa possibile trattativa il talentuoso numero 10 della nazionale belga in un'intervista al quotidiano francese L'Equipe ha dichiarato: "Non avevo intenzione di tornare in Ligue 1 nell'ultima sessione di mercato, ma se un giorno dovessi farlo sarà per vestire di nuovo la maglia del Lille".
Perché proprio il Lille? Perché tra Eden Hazard e il club francese c'è un rapporto indissolubile che si basa su cinquanta gol in 194 presenze, una Ligue 1 e Coupe de France. Il belga faceva parte della squadra insieme a Gervinho, Cabaye, Rami, Sow e Mavuba con Rudi Garcia al timone.
Hazard: Non c'è possibilità di vedermi lì
Le strade del mercato sono infinite ma Hazard sembra essere sicuro che il suo futuro non sarà al Paris Saint-Germain:
Non c'è possibilità di vedermi lì. Hanno cercato spesso di acquistarmi ma ho sempre detto loro di no. È un club che può aiutarti a vincere la Champions League, ma non rientrano nei miei piani. È una decisione molto chiara nella mia testa.
Hazard: Con Zidane ho ritrovato il piacere del pallone
Nella stessa intervista il fuoriclasse belga ha tessuto l’elogio di Zidane Zidane, del suo modo di rapportarsi ai calciatori e anche dei suoi metodi di allenamento. Hazard ha paragonato Zizou agli ultimi tre anni che ha vissuto al Chelsea con Conte e Sarri e ha detto delle cose molto significative:
Al Real Madrid i nostri allenamenti sono sempre col pallone. Il piacere di giocare prima di tutto. Quando hai conosciuto allenatori italiani, come ho fatto io (Conte, Sarri), questo piacere lo conosci decisamente meno. È tutto più inquadrato, più ripetitivo. Il piacere lo trovi nella vittoria. Io vengo da tre anni con allenatori italiani. Ritrovare questo piacere mi fa bene.