La squalifica di Pogba potrebbe essere dimezzata: il francese può accordarsi con la Procura
Per la Juventus potrebbero arrivare presto novità sul caso Pogba: il giocatore è sospeso in via cautelare dopo la positività ai metaboliti del testosterone emersa lo scorso 11 settembre ed è in attesa di capire quale sarà il suo futuro. Per lui potrebbe prospettarsi una squalifica di quattro anni che metterebbe fine alla sua carriera, ma ci sono alcune alternative che potrebbero consentirgli di dimezzare la pena.
La Gazzetta dello Sport ha analizzato tutte le strade a disposizione del francese che intanto ha già ricevuto la prima notizia negativa, mentre continua ad allenarsi da solo alla Continassa in attesa di nuovi sviluppi sulla vicenda che lo vede come protagonista.
Il giocatore avrebbe voluto ricevere l'"udienza unica" presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, un'alternativa non appoggiata dalla Wada che ha invece indirizzato il processo verso il giudizio in Italia, il Paese che ha gestito la prima parte del caso. L'unica possibilità di ridurre la squalifica e portarla a due anni è quella di una sorta di patteggiamento, ossia l'ammissione di Pogba delle sue responsabilità.
Sempre con la luce verde da parte della Wada (essenziale per avallare la decisione), il centrocampista potrebbe trovare un accordo con la procura antidoping che gli consentirebbe di dimezzare la pena, rinunciando però a qualsiasi possibilità di appello. In alternativa potrebbe andare a processo presso il Tribunale Nazionale Antidoping e, in caso, appellarsi poi al Tas. Nelle prossime settimane Pogba sarà chiamato a partecipare alla prima audizione che, qualora dovesse portare al processo, gli spalancherebbe davanti le due alternative.
Il giocatore e i suoi legali avranno 20 giorni per decidere se trovare un accordo oppure presentarsi in tribunale, con l'eventuale udienza che avrebbe luogo nel giro di 40 giorni dalla decisione. Nel giro di pochi mesi quindi la sua situazione potrebbe prendere una piega definitiva, svelandoci l'entità della sanzione dopo il caso di doping che lo ha coinvolto.