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La squadra di ideale di Rafa Leao è una Top 11 di fuoco: ci sono due compagni del Milan

Il 2023 s’è chiuso tra i fischi, il 2024 è l’anno per rilanciarsi e riprendersi tutto. Nei video condivisi sui social Leao sceglie una frase iconica del suo stato d’animo (“voi parlate, i lascio che a parlare sia il campo”). Poi si diverte a tracciare la sua formazione da sogno.
A cura di Maurizio De Santis
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Il 2024 sarà l'anno delle grandi sfide, anche con la maglia del Milan. E allora Rafa Leao si dedica a un gioco e prova a immaginarsi in una formazione ideale. Farlo, costa nulla. Nella sua Top 11 tracciata a Sky ci sono due attuali compagni di squadra in rossonero. Maignan tra i pali e Theo Hernandez nel ruolo di terzino sinistro, il resto è composto dai big del calcio europeo e internazionale. La difesa di completa con Joao Cancelo e Thiago Silva centrale in coppia con Ruben Dias. A centrocampo Bellingham, De Bruyne, Modric. Nel tridente, oltre a lui sulla corsia mancina ci sono Vinicius a destra e Mbappé centravanti.

Poi torna sulla terra, alla dimensione reale: ha scelto una frase in particolare che lo rappresenta. L'ha messa nel video condiviso su Instagram nel quale dice addio al 2023, che soprattutto nella seconda parte gli ha riservato più delusioni che soddisfazioni.

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"Le critiche mi caricano. Continuate a parlare, io rispondo sul campo", l'aveva detto già a novembre scorso in occasione della rimonta sul Paris Saint-Germain in Champions. Peccato sia sia servita a nulla, considerato com'è andato il girone e la retrocessione in Europa League.

Lo ripete oggi che nelle orecchie sente ancora i fischi di San Siro dopo il Sassuolo. Nell'intervista a Sky Sport ha fatto professione di fede e d'amore: lo ascolti e pensi che tutto quanto accaduto negli ultimi tempi non sia mai esistito. Il portoghese ha fatto tabula rasa, tirato una linea spartiacque rispetto al recete passato e ha cerchiato in rosso sull'agenda le prossime sfide. "Vincere l'Europa League", obiettivo possibile sempre che lui stesso ritrovi lo smalto perso.

I numeri non dicono tutto ma offrono una spiegazione molto vicina alla realtà del periodaccio di Leao. Nella scorsa stagione in 28 partite giocate aveva realizzato 15 gol e messo assieme 8 assist. Adesso che è a metà del percorso le cifre lo inchiodano: 15 gare, 3 reti (non segna dal 23 settembre scorso). Non riesce a essere più efficace e devastante, tenta le cose difficili quando in questa fase – come gli ha suggerito Calabria in maniera palese in campo, salvo abbracciarlo e proteggerlo dalla contestazione.

"Sarò sempre io contro me stesso. Grazie 2023, 2024 stiamo arrivando". Detto della frase, che è sostanza dei giorni suoi, l'esterno lusitano ne propine un'altra che un segnale di sfida. Come a dire: andiamo a riprenderci tutto quello che è nostro nonostante tutto allegando un cuore rosso e uno nero.

Dietro quell'espressione semplice c'è molto di più che i soliti buoni propositi quando è tempo di bilanci: è uno stato d'animo. Tant'è che in una combo fotografica che fa riferimento proprio alla gara di Coppa ribadisce: "Più notti come queste, da squadra". Perché è di squadra che si vince o si perde. Perché è di squadra che si va avanti, nella buona e nella cattiva sorte dando tutto sul campo.

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