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Superlega europea di calcio

La squadra che ha fatto saltare la Superlega: “Hanno contagiato gli altri club”

La Superlega è implosa per una reazione a catena oltre la Manica. Parola di Florentino Perez. Secondo il numero uno del nuovo progetto calcistico europeo il Manchester City aveva dei dubbi già prima dell’annuncio ufficiale e dopo le prime reazioni ha deciso di fare un passo indietro tirando con sé tutte le altre squadre inglesi.
A cura di Vito Lamorte
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"La Superlega è in stand-by". Lo ha detto Florentino Perez ieri sera nel corso della sua intervista al programma "El Larguero" di Cadena Ser e ha cercato di tamponare un po' il caos che si era creato nelle 24 ore precedenti. La Super League è nata nella notte tra domenica e lunedì ed è stata sospesa 48 ore dopo: le reazioni, le polemiche, sia da parte delle federazioni nazionali che continentali; e qualche dichiarazione fatta anche da politici di un certo rilievo nel pomeriggio di martedì hanno portato alle prime defezioni al progetto e dall'Inghilterra si è innescata una reazione a catena che ha portato alla decisione delle "Big Six" della Premier League di lasciare il progetto.

Già nelle mattinata, con il congresso dell'UEFA in corso, si parlava di uno/due club che non erano convinti della scelta fatta e nel tardo pomeriggio è arrivata la notizia che il Chelsea aveva deciso di fare un passo indietro. I londinesi sono stati gli ultimi, delle società inglesi, a fare il comunicato ufficiale ma quanto accaduto a Stamford Bridge con i tifosi prima del match con il Brighton ha solo velocizzato una decisione già presa.

Il club inglese meno convinto di prendere parte alla Superlega, però, non era quello di Roman Abramovic ma il Manchester City. La squadra di proprietà di Khaldun al-Mubarak non era coinvolta come le altre in questo progetto, almeno in base alle ricostruzioni fatte, e appena ha visto le prime reazioni ha fatto dietrofront. Anche Pérez l'aveva indirettamente indicata nella sua ultima intervista, sottolineando il comportamento tenuto nelle ore successive alla pubblicazione del primo comunicato: “Si è verificato un evento molto complicato. È difficile da spiegare, ma c'era qualcuno nel gruppo inglese che non era molto convinto. Questa cosa ha contagiato anche gli altri. Un club non è mai stato molto convinto ma ha firmato l'accordo vincolante. Appena la Premier ha alzato un po' la voce ha fatto sapere che avrebbero lasciato".

Insomma, non proprio un "patto di sangue" come aveva detto Andrea Agnelli, e successivamente ha corretto il tiro, ma un effetto domino che si è innescato da parte di un componente non troppo convinto della scelta fatta precedentemente e ha coinvolto tutti gli altri nel giro di poche ore. Praticamente Florentino Perez ci ha spiegato che la Superlega è implosa, almeno per il momento, per una reazione a catena oltre la Manica ma il progetto è ancora in piedi. Ne sapremo di più alla prossima puntata.

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