La Spagna maschile al fianco di Hermoso e all’attacco di Rubiales: “Comportamento inaccettabile”
In Spagna continua a tenere banco il caso Rubiales. I fatti che si sono verificati durante e dopo la finale della Coppa del Mondo femminile in Australia hanno creato un dibattito ferocissimo, sia a livello sportivo che politico.
Tante richieste di dimissioni e difese a spada tratta, opinioni diversissime tra fazioni politiche interne ed esterne alla federazione.
Dopo le prese di posizione del governo spagnolo, il comunicato delle calciatrici della nazionale vittoriosa e la sospensione dalla FIFA sono arrivate anche le parole da parte dei giocatori della selezione maschile.
A pochi minuti dall'inizio del primo allenamento della Roja a Laz Rozas si sono presentati in conferenza stampa Álvaro Morata, César Azpilicueta, Rodri e Marco Asensio, ovvero i capitani della Spagna, per leggere un comunicato a nome di tutta squadra:
-Innanzitutto vogliamo esprimere, ancora una volta, il nostro orgoglio e le nostre più sincere congratulazioni alla Nazionale Femminile per il titolo di Campione del Mondo conquistato a Sydney. Un traguardo storico carico di significato che segnerà un prima e un dopo nel calcio femminile spagnolo, ispirando molte donne con una vittoria dal valore inestimabile. Per questo motivo vogliamo rammaricarci ed esprimere la nostra solidarietà ai giocatori che hanno visto offuscato il loro successo.
-Vogliamo respingere quello che consideriamo un comportamento inaccettabile da parte del signor Rubiales, che non si è comportato all'altezza dell'istituzione che rappresenta.
-Siamo fermamente e chiaramente dalla parte dei valori che lo sport rappresenta. Il calcio spagnolo deve essere un motore di rispetto, ispirazione, inclusione e diversità e deve dare l’esempio con il suo comportamento sia dentro che fuori dal campo.
A leggere queste parole è stato Morata, che ha preso la parola in sala stampa e ha voluto esprimere concetti sui quali l'opinione pubblica spagnola aveva chiesto ai calciatori della nazionale maschile di esprimersi già nei giorni scorsi.
Nei giorni scorsi una fetta della cronaca nazionale spagnola se l'è presa la famiglia di Luis Rubiales: la madre Ángeles Bejar, lo ha difeso da quello che ha definito un ‘linciaggio mediatico' e si è rinchiusa in una chiesa facendo lo sciopero della fame, e altri familiari sono stati spesso in tv per difendere il presidente della RFEF.