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La Spagna è spaccata, il caso che aumenta la distanza tra squadra e tifosi: “Bastardi”

Continua a restare alta la tensione tra la nazionale spagnola e i tifosi iberici alla vigilia della partita decisiva contro la Slovacchia. Ora, a causare polemiche è stato un video risalente a prima del match contro la Polonia, nel quale si vedono i giocatori di Luis Enrique ignorare e non salutare i tifosi che erano andati ad acclamarli fuori dall’albergo.
A cura di Valerio Albertini
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Sono ore caldissime in casa Spagna quelle che accompagnano la nazionale di Luis Enrique all'ultimo decisivo match del girone contro la Slovacchia, in programma domani alle 18. Ad aggiungere ulteriore benzina sul fuoco è stato un video che, pur essendo stato girato prima della partita pareggiata per 1-1 contro la Polonia, ha acquistato importanza dopo la brutta prestazione delle Furie Rosse nella sfida con Robert Lewandowski e compagni. Le immagini mostrano il tragitto percorso dai componenti della rosa di Luis Enrique dall'albergo nel quale alloggiavano prima della gara al pullman che li avrebbe portati all'Estadio La Cartuja di Siviglia. Acclamati da centinaia di tifosi festanti nonostante il pareggio a reti bianche con la Svezia, nessun giocatore, ad eccezione di Jordi Alba e Aymeric Laporte, ha contraccambiato il saluto, scegliendo di continuare a camminare senza girare lo sguardo verso il pubblico che è stato, sostanzialmente, ignorato. Il terzino del Barcellona e il difensore centrale del Manchester City hanno appena accennato un saluto e nessuno si è intrattenuto con i tifosi. Questi ultimi avevano raccolto l'invito di Luis Enrique e Alvaro Morata a incitare la squadra in vista della partita, accantonando le critiche. La reazione dei calciatori iberici, però, non ha fatto che allontanare ancor di più il Paese da una nazionale che già originariamente non generava simpatie.

La reazione sui social

Durissimi i commenti sui social, in particolare quello del politico Juan Carlos Girauta, che ha definito "Bastardi" gli stessi giocatori. Non ci è andato leggero nemmeno il giornalista Josep Pedrerol, che si è chiesto in che mondo vivessero i ragazzi di Luis Enrique, giudicando vergognoso il loro atteggiamento. C'è chi non riesce a comprendere un comportamento del genere, soprattutto in un momento di ripartenza come quello che stiamo vivendo: "Qualche mese fa affermavano che il calcio senza tifosi non è niente, ora che a poco a poco questi stanno tornando negli stadi non li valorizzano. Non meritano di essere lì".

Le parole di Azpilicueta

Quanto accaduto sabato prima di Spagna-Polonia è in contraddizione con quanto dichiarato oggi in conferenza stampa da Cesar Azpilicueta, capitano del Chelsea campione d'Europa e finora mai utilizzato dal c.t. Luis Enrique:

I tifosi hanno tanta voglia di vincere. Si gioca in Spagna, è una bella occasione. L'affetto fra pubblico e nazionale è reciproco e l'appoggio dei tifosi non può che renderci più forti. Il nostro approccio con loro è sempre il più caldo possibile. È triste non poterli avere tutti con noi.

Le sue parole sembrano un tentativo di rimarginare una frattura che appare difficilmente sanabile e la Spagna affronterà la delicatissima partita contro la Slovacchia non solo con la paura di un'altra eliminazione anticipata, ma anche con il timore di non ricevere l'appoggio dei tifosi, che non era invece mancato contro la Polonia.

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