La Spagna è campione di Nations League dopo una serie interminabile di rigori: decisivo Unai Simon
Servono i calci di rigore per incoronare la Spagna vincitrice della Nations League: 120′ di contesa non bastano per regalarci la vincitrice di questa edizione, in una finale vivace, percorsa tutta sul filo sottile dell'equilibrio. E anche i rigori, una serie interminabile di sette tiri, segue lo stesso copione.
Il primo tempo è un batti e ribatti tra le due nazionali: la Croazia ruggisce due volte, la Spagna prova a farsi largo aggrappandosi all'infinita esperienza di Jordi Alba che vede spazi invisibili agli altri e disegna traiettorie perfette per innescare i suoi compagni di squadra.
Tra le occasioni più importanti dei croati c'è il dialogo tra Modric e Perisic: il madridista serve un pallone all'ex Inter che di testa angola benissimo il colpo ma non riesce a imprimergli la giusta forza. L'azione si ripete anche poco prima dell'intervallo, su un asse che si dimostrerà caldissimo per tutta la partita, ma anche il secondo tentativo viene intercettato.
La partita è frizzante e anche il secondo tempo prova a non deludere le aspettative, con la Croazia che prova sempre a fare la voce grossa contro la Spagna che punta sulla velocità per sfruttare i pochi spazi concessi.
Proprio come contro l'Italia, tra i più insidiosi c'è Rodri che alla metà del secondo tempo decide di fare tutto da solo con un tiro dalla distanza, pericoloso ma non abbastanza da finire dentro la porta.
A pochi minuti dalla fine è Ansu Fati a tentare lo scherzetto: la Spagna continua a fare pressione con la sua classica azione, avvolgente e da capogiro per gli avversari che ogni volta restano storditi. Questa volta il talento del Barcellona prova una botta sicura dal centro dell'area di rigore, ma Perisic si inventa portiere e ferma il pallone proprio sulla linea di porta.
Il grande equilibrio visto per tutta la partita porta inevitabilmente ai tempi supplementari, dove questa volta è la Croazia a essere protagonista. Proprio come successo a Perisic, anche Nacho si ritrova a salvare un gol praticamente già fatto da Majer che viene fermato dall'intervento provvidenziale del difensore del Real Madrid.
Neanche il secondo tempo supplementare basta per decidere la contesa: la finale finisce ai rigori, l'ultimo step possibile prima di alzare il trofeo, accolti con una piccola contesa in mezzo al campo dopo 120′ estenuanti dal punto di vista fisico e mentale.
I primi rigori sono perfetti e la serie si interrompe al quarto tentativo per la Croazia: Majer non calcia con sicurezza e Unai Simon riesce a togliere il pallone dalla porta in tuffo con il piede, una parata condita anche da un pizzico di fortuna. Sul più anche Laporte tradisce la Spagna, proprio al tiro decisivo che si infrange sotto la traversa.
Si va a oltranza e serve il settimo rigore per regalare la Nations League alle Furie Rosse: Unai Simon diventa ancora un muro contro Petkovic e Carvajal non sbaglia il match point finale che incorona la Spagna dopo una finale eterna.