La sottile ironia di Mourinho in tv: “Buon Natale, Ferrara sa cosa vuol dire vincere in questo periodo”
José Mourinho questa volta non si esprime in portoghese, né ha bisogno che un traduttore riporti fedelmente il suo pensiero. La vittoria contro il Napoli è un tonico corroborante, rilancia la Roma nella corsa al quarto posto. Gli scioglie la lingua e il clima di festa lo rende sereno abbastanza per presentarsi in tv "bello carico", come gli dicono dallo studio di Dazn a corredo di una partita vissuta in maniera intensa da parte del tecnico.
"Buon Natale a tutti – dice Mourinho -. Ciro sa cosa vuol dire… purtroppo l'ultima partita prima di Natale può cambiare l'atmosfera per tutti noi. E questa deve essere la nostra felicità. Deve essere il nostro Natale, dei romanisti".
Il successo di questa sera ha un valore particolare: è arrivato contro una diretta concorrente per la zona Champions, ha portato la sua squadra a -3 punti dal Bologna (quarto) e soprattutto ha confermato come la solidità e la compattezza della sua squadra siano l'arma migliore da spendere per raggiungere l'obiettivo.
"Sono tre punti che ci lasciano lì, la mia sensazione dopo cinque, dieci minuti era che avremmo vinto la partita. Abbiamo giocato bene in 11 contro 11, con due palle gol incredibili nel primo tempo. Abbiamo avuto sempre il controllo contro una squadra tecnicamente superiore".
Lo Special One esalta il carattere dei suoi calciatori, che hanno resistito alle sue sollecitazioni in fase di preparazione di un match così importante. Elogia Ndicka che ha marcato Osimhen, l'atteggiamento stoico di Mancini, la qualità di Bove che ci ha messo la giusta intensità poi quando Ferrara gli chiede se la società gli ha dato un obiettivo, e quale, a inizio stagione replica senza colpo ferire.
"Abbiamo un gruppo di giocatori con una storia clinica difficile. Se fossimo tutti io potrei dire che noi lottiamo con tutti per la Champions. Poi abbiamo la difficoltà del Financial Fair Play e per questo non mi piace parlare di un obiettivo chiaro. A gennaio sul mercato facciamo quello che possiamo, non quello che vogliamo. Fiorentina e Bologna hanno rose complete e piene di calciatori. Noi senza Smalling, Renato e Dybala non siamo una rosa fortissima. Con loro abbiamo una rosa forte".
E cita il prossimo avversario, la Juventus, chiudendo con ironia sottile nei confronti di Ferrara. "Dopo il tuo Napoli, mi tocca affrontare anche la tua Juve".