La sfida della Fiorentina, pubblica i conti e provoca: “Ora li facciano vedere anche gli altri”
Continua la battaglia di Rocco Commisso e della Fiorentina perché il calcio italiano torni a rispettare le regole e soprattutto torni a punire chi di queste regole non se ne cura. Oramai la linea di condotta del club gigliato è più che chiara, da mesi si è scesi in piazza denunciando un sistema malato, in cui si nascondono i problemi in un gioco "scorretto" a livello finanziario rispetto a coloro che fanno di tutto per restare nelle norme. Nessun nome di persone o società, ma nel nuovo comunicato apparso sul sito ufficiale sono chiarissimi tutti i singoli riferimenti e la scelta di pubblicare la propria sana situazione societaria, rimbomba come una vera e propria provocazione.
"Sarebbe ugualmente importante conoscere informazioni inerenti la regolarità dei pagamenti degli stipendi dei giocatori e degli altri collaboratori aziendali, nonché circa gli adempimenti di natura fiscale e contributiva, situazioni dove la Fiorentina è sempre stata in regola" si legge all'interno della lunga nota aziendale che va ben oltre i semplici numeri e dati finanziari e di bilancio. E non è un caso che lo stesso comunicato arriva a pochissime ore dopo un'altra bordata al calcio, arrivata direttamente dal presidente della Viola, Rocco Commisso con i suoi "auguri di Natale" intrisi di riferimenti a fatti accaduti più o meno recenti.
Dopotutto che la Fiorentina abbia preso di petto la situazione è evidente non soltanto nei video postprodotti o in comunicati preparati a tavolino. L'ultima Assemblea ha visto lo scontro quasi fisico tra Beppe Marotta e Joe Barone, i due bracci destri di Zhang e Commisso, arrivare alle minacce e alle reciproche accuse. Scene da Far West più che da Lega tra dirigenti, ma il tema e le questioni sul tavolo sono scottanti e, al momento, anche irrisolte. Tra le righe della nota della Fiorentina, però non c'è la solita acredine nei confronti del club nerazzurro, reo di aver conquistato uno scudetto a discapito delle regole e non essere stato punito dalle istituzioni, come da sempre Commisso e il suo club sostengono.
Anche a inizio della nota ufficiale, si punta l'indice su un'altra questione più che aperta: il tema delle plusvalenze su cui sta indagando la Procura e che ha visto coinvolta in prima istanza soprattutto la Juventus. "Ci auguriamo che le ultime inchieste giornalistiche e delle Autorità preposte, possano contribuire ad analizzare al meglio lo stato di salute delle Società" apre il comunicato "per intervenire in tempi rapidi ed efficaci nel rispetto sia di chi segue le regole ma soprattutto dei tifosi, che devono avere la garanzia di assistere a una competizione paritetica che non lascia dubbi o cattive interpretazioni".
Dunque, fischiano le orecchie un po' a tutte le società di calcio, chiamate all'appello da Commisso che ha fatto il primo passo: ha pubblicato gli indici di liquidità della Fiorentina, dallo scorso marzo 2020 da quando è presidente. Sempre in regola, sempre sotto la soglia dei parametri imposti, punto di partenza fondamentale per poter operare nella prossima sessione invernale di calciomercato. Chi potrà farlo? La Fiorentina sì, in attesa di scoprire lo stato degli altri club, visto che "sarebbe auspicabile che sia manifesto e chiaro a tutti l’Indice di Liquidità delle Società onde accertare, quali e come i Club possano operare durante la prossima campagna trasferimenti secondo quanto previsto dalle norme applicabili". E così arriva la provocazione finale: "Auspichiamo vi sia la massima e tempestiva collaborazione da parte di tutte le altre Società e delle Istituzioni preposte nel rendere note queste informazioni per un calcio sempre più trasparente e rispettoso delle regole"