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La settimana da incubo del Milan lascia 4 domande senza risposta (e un dato allarmante)

Il pareggio in rimonta di Lecce non basta a dissolvere tutte le perplessità legate al momento che stanno attraversando i rossoneri, reduci dal mezzo passo falso con la Roma e dal ko col Torino in Coppa Italia. I numeri accendono i riflettori sulla difesa campione d’Italia (che non c’è più).
A cura di Maurizio De Santis
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La disperazione di Leao per l'ennesimo match sprecato dal Milan.
La disperazione di Leao per l'ennesimo match sprecato dal Milan.

La settimana da incubo del Milan si chiude con il pareggio di Lecce. Rimonta subita al Meazza dalla Roma a tempo scaduto (2-2), sconfitta ed eliminazione in Coppa Italia (0-1, ai supplementari) per mano del Torino ridotto in dieci. Ancora un mezzo passo falso in campionato, questa volta al Via del Mare. Ma Leao e Calabria sono riusciti a metterci una pezza.

Averla cucita dopo un primo tempo disastroso, chiuso sotto per 2-0 e con il rischio di un passivo anche più pesante, almeno per ora non cambia la sostanza: il Napoli scappa a +9 (meglio, +10 in virtù del momentaneo vantaggio negli scontri diretti per l'1-2 a San Siro), sul tavolo restano tutte le perplessità della squadra campione d'Italia che rispetto alla scorsa stagione non è riuscita a migliorarsi. Colpa di un mercato imperfetto?

L'avvio shock contro i salentini ha ribadito tutte le difficoltà che stanno attraversando i rossoneri: sotto di una rete dopo 3 minuti, Di Francesco e Gendrey lo graziano prima che Baschirotto (tutti incredibilmente soli e liberi di arrivare muso a muso con Tatarusanu) infili di testa il raddoppio. Un brutto colpo, davvero.

Il capitano del Milan, Calabria, autore di una delle reti che hanno permesso la rimonta a Lecce nella ripresa.
Il capitano del Milan, Calabria, autore di una delle reti che hanno permesso la rimonta a Lecce nella ripresa.

I numeri, che non dicono tutto ma raccontano molto, lo confermano: alla diciottesima giornata il ‘diavolo' ha quasi gli stessi punti dell'anno scorso (38 rispetto a 39), così come il raffronto gol fatti/subiti (36-20 nello scorso torneo, 35-20 in quello attuale).

Ma c'è un dato che è più allarmante, soprattutto se la formazione in questione gioca con lo scudetto sul petto: su 18 match disputati finora solo in 4 occasioni il Milan non ha incassato reti (Bologna e Sassuolo tra terza e quarta giornata, Juve alla nona e Cremonese alla quattordicesima), per il resto he na sempre contato almeno una al passivo. Troppo se vuoi competere (di nuovo) per il titolo tricolore: perfino la Juve ne ha presi meno (12, 5 tutte in una volta al Maradona) nonostante una stagione travagliata.

"Spero di recuperare anche Rebic per la Supercoppa per avere più soluzioni – dice Pioli in conferenza stampa -. Origi adesso sta bene, spero di avere presto anche Ibra. Siamo pronti, non abbiamo mancanze nell'organico. Al completo siamo più forti e convinti. Ci stanno mancando giocatori che sono anche dei leader. Ora dobbiamo analizzare il primo tempo e ripartire dal secondo tempo".

Il tecnico del Milan, Pioli, non è ancora riuscito a spiegarsi cosa sta accadendo al Milan.
Il tecnico del Milan, Pioli, non è ancora riuscito a spiegarsi cosa sta accadendo al Milan.

Il tecnico, però, non dice le tre cose che i tifosi del Milan si chiedono. Ha parlato di approccio sbagliato nonostante il provvedimento di ritiro dopo la Roma e la batosta col Torino: com'è possibile che a Lecce la squadra si presenti in quel modo?

"Nell'intervallo avrei potuto cambiarli tutti", ha aggiunto Pioli che ha messo sul piatto gli errori banali ma ha negato vi siano problemi di stanchezza (a DAZN lo ha fatto in riferimento a Giroud). Eppure più di qualche titolare è apparso sotto rendimento: è il caso di Theo Hernandez (sostituito alla fine del primo tempo), Kalulu (autore pure lui di una brutta prova) e Giroud. Il dubbio sorge spontaneo: c'è forse un problema di condizione generale, a giudicare da come i rossoneri hanno sofferto contro Roma, Torino e Lecce?

Tutti a Riyad, senza alcun giorno libero. È la decisione presa dal tecnico che dopo il pareggio di Lecce ha voluto tenere insieme tutta la squadra così da spostarsi direttamente verso l'Arabia Saudita in occasione della sfida di Supercoppa italiana contro l'Inter (mercoledì 18 gennaio). Basteranno le motivazioni di un match del genere per superare queste difficoltà? Lo dirà il campo, come sempre.

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