La Serie A torna ad allenarsi, ma i look post quarantena rende molti giocatori irriconoscibili

Ai tempi della quarantena anche il mondo del pallone si è dovuto arrangiare come meglio ha potuto: isolamento totale, vietato uscire se non per motivi di assoluta necessità e nessun contatto per qualsiasi motivo con l'esterno. Niente aperitivi o cene con i compagni di squadra, nessuna visita a parenti e amici, mangiare e allenarsi a casa, nemmeno la possibilità di andare a tagliarsi i capelli. Un problema secondario? No, per chi da tempo ci ha sempre abituato ad avere un look altrettanto curato quanto la forma fisica: tagli di ultima generazione, acconciature che fanno tendenza nella lunghezza, nelle forme e nei colori, soprattutto per le generazioni più giovani.

Invece, chi ha avuto necessità ha dovuto fare di testa propria, armato o armando familiari di rasoio e forbici per dare un taglio alla situazione. E adesso, che sono tornati gli allenamenti e le uscite pubbliche tutto ciò non è di certo passato inosservato ai tifosi e agli appassioni che dalle prime fotografie diffuse dai vari social stentano a riconoscere i propri beniamini, celati in outfit inediti e, spesso, imbarazzanti.

C'è ovviamente chi non ha badato alla forma e ha rivolto la propria attenzione alla sostanza come l'inossidabile Rino Gattuso, allenatore del Napoli, che si è lasciato crescere barba e capelli nella tranquillità della quarantena casalinga. Per lui nessun problema a rimanere con un look ‘selvaggio', un fioretto fino a quando ritornerà in campo per poter riprendere ad allenare i suoi ragazzi. E c'è invece chi ha fatto sfoggio, nelle varie dirette Instagram delle ultime settimane, di tagli radicali, come Antonio Cassano presentatosi a capello ‘zero'.

In campo, però, sono scesi i primi calciatori, Sassuolo, poi Juve, Milan e via via tutti gli altri club si stanno accodando. Ma per qualcuno è già scattata la gogna sarcastica del web. Come nel caso di tre juventini immortalati in tre look decisamente particolari che hanno messo in difficoltà gli stessi tifosi a riconoscerli come nel caso di Bentancur, Ramsey e Bernardeschi della Juventus.