La Serie A pronta a ripartire, Acerbi: “Così non ci penso nemmeno a giocare”
Giocare ma farlo nella massima sicurezza. No ai maxi-ritiri. Che calcio è senza contrasti? Sono i 3 concetti espressi da Francesco Acerbi, difensore della Lazio e della Nazionale. Il campionato di Serie A ha buona possibilità di riprendere tra fine maggio e inizio giugno: è questa l'intenzione ribadita dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. "Non farò il becchino del campionato", ha ammesso anche oggi replicando con forza alle obiezioni sollevate da più parti nei giorni scorsi sull'opportunità o meno di portare a termine la stagione nonostante i rischi per la salute dei calciatori.
Tra i principali assertori dello "spettacolo che deve continuare" c'è proprio il presidente dei biancocelesti, Claudio Lotito, e adesso il partito del sì sembra aver raccolto maggiori proseliti, complice anche il miglioramento dei dati sull'evoluzione dei contagi da covid-19. Acerbi, però, solleva perplessità e le spiega nell'intervista a "Radio Anch'io Sport".
Giusti i controlli, giusto anche giocare a porte chiuse ma non capisco come si possa pensare di andare in campo e giocare senza contrasti – ha ammesso il difensore biancoceleste -. È impossibile. Se queste sono le condizioni non ci penso nemmeno a ripartire. Noi vogliamo giocare ma vogliamo farlo in condizioni di massima sicurezza.
Cosa non lo convince? Ancora due aspetti della questione che sono emersi in queste settimane. Ipotesi più immediate (quelle relative al ritorno all'attività agonistica in base a un protocollo molto rigido) e altre futuribili con riferimento alla prossima stagione che inevitabilmente risentirà dei ritardi e degli scompensi economici scaturiti dalla situazione attuale.
Non credo a un maxi-ritiro di due, anche tre mesi – ha aggiunto Acerbi -. Se rispetto tutte le precauzioni posso muovermi anche da casa. Serie A nell'anno solare con una formula differente? Sono supposizioni, secondo me è un po' difficile. C'è l'Europeo. Io spero che questa epidemia finisca il prima possibile, per poi ripartire normalmente l'anno prossimo.