La Serie A in America vale 170 milioni: chiuso l’accordo per i diritti tv del triennio 2021/2024
Il futuro dei diritti televisivi della Serie A in Italia è rimandato, l'ultima riunione di Lega è finita ancora una volta a stracci tra i club del massimo campionato non riuscendo a trovare l'intesa sulle proposte messe sul tavolo dai due offerenti principali, DAZN e Sky. Così, è tutto posticipato – ancora una volta – tra dissidenti, poco convinti e chi abbandona e se ne va, come il Cagliari Calcio.
Intanto, qualcosa si positivo è stato prodotto e cioè un'intesa per i diritti della Serie A all'esterno, Oltreoceano, dove si è cambiato interlocutore e si è passati dalla ESPN alla CBS.
Il colosso americano ha stracciato l'offerta fatta da Disney per trasmettere sul suolo a stelle e strisce tutta la Serie A e la Coppa Italia e per il prossimo triennio sarà il gruppo ViacomCBS che possiede anche MTV, Paramount Pictures e Nickelodeon a gestirne le trasmissioni in tv con una offerta complessiva da 170 milioni di euro per il triennio 2021/2024.
L'offerta iniziale era di 55 milioni a stagione, poi portata quasi a 60 milioni per le gare della Serie A cui si aggiungono altri 18 (per il triennio) relativi alla trasmissione della Coppa Italia.
Dunque, l'ultima riunione di Lega ha almeno sistemato i conti del nostro calcio in America, chiudendo una trattativa in rialzo rispetto all'ultimo triennio. Resta da chiudere sul resto del mercato internazionale: sul tavolo ci sono circa 50 offerte tra intermediari e broadcaster che si occuperebbero direttamente del ‘pacchetto' per l'estero su altri territori.
Tra le più quotate ci sono le già note Mediapro e Infront ma spiccano anche la Kosmos di Piquè e la Aser, società di Andrea Radrizzani già patron dei Leeds in Inghilterra.
Per quanto riguarda il torrido panorama dei diritti TV sul suolo italiano, dopo l'ultima fumata nera, le società di Serie A si ritroveranno in assemblea probabilmente già nella settimana in corso per provare a sbloccare l'intesa sui diritti tv che ha visto nell'ultima votazione solo 11 voti a favore della proposta DAZN (quando ne servirebbero 14)