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La Serie A fuori dall’Italia: “Stiamo valutando di giocare una giornata di campionato all’estero”

Il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini ha svelato il progetto di far disputare un’intera giornata di campionato all’estero: “È una cosa che stiamo valutando, con pro e contro”. Poi il proclama sul razzismo: “Vogliamo cancellarlo dagli stadi entro il 2030”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stasera a Riad si giocherà la finale della Supercoppa italiana tra Inter e Napoli e nella capitale saudita è presente anche il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini, che è intervenuto al Social Football Summit per fare un bilancio di questa Final Four giocata in terra araba: "Le società mi dicono che sono molto soddisfatte. Tenuto conto che era la prima volta che sperimentavamo questo format, tutto si può migliorare però siamo soddisfatti di com'è andata. L'Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, guardando quello che sta facendo in prospettiva di Expo 2030 e dei Mondiali 2032 era un momento importante esserci".

"C'è la possibilità di creare visibilità e relazioni non solo commerciali, ma che diventano diplomatiche – ha spiegato Casini – Il mercato arabo ci chiede quello che mi pare sia avvenuto: portare la tradizione, la notorietà e il talento del calcio italiano. La scelta fatta negli anni scorsi aveva una logica e in questo senso per il futuro gli Stati Uniti potrebbero essere un luogo in cui avrebbe senso andare, pensando agli investimenti per i Mondiali 2026. Poi c'è l'India, che è un mondo nuovo e abbiamo avuto lì un campione come Del Piero. In assemblea non ne abbiamo ancora parlato, ma non sottovaluterei anche l'Italia dove sperimentare dei luoghi per la Final Four".

Il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini
Il presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini

La volontà di esportare il nostro calcio fuori dall'Italia potrebbe vedere realizzarsi uno scenario ben più clamoroso della Supercoppa, ovvero disputare all'estero un'intera giornata del campionato di Serie A: "È una cosa che stiamo valutando, con pro e contro – ha svelato il presidente di Lega – Il primo contro ovviamente è relativo ai tifosi che potrebbero perdere una giornata. Il luogo sarebbe da determinare. Tra l'altro al momento non sarebbe possibile senza autorizzazione di FIFA e UEFA".

Inevitabilmente Casini si è pronunciato anche sulla vicenda Maignan che ha tenuto banco nelle ultime ore dopo gli orrendi insulti razzisti di cui il portiere del Milan è stato fatto oggetto durante la partita giocata in casa dell'Udinese: "Il razzismo è un tema molto serio. Come Serie A, abbiamo immediatamente condannato e lo facciamo perché, nella strategia di sostenibilità, la lotta contro il razzismo e contro qualsiasi forma di discriminazione è centrale. Vogliamo cancellare il razzismo dagli stadi entro il 2030. Devo fare i complimenti all'arbitro Maresca e a Maignan per come ha reagito, portando all'attenzione massima quello che è avvenuto. Noi come Serie A facciamo e faremo sempre di più per impedire che chi commette questi atti si presenti di nuovo allo stadio. Ma non basta, bisogna fare di più, e questo di più non riguarda solo il calcio. È qualcosa che non solo non deve accadere, ma non deve neanche venire in mente. Lo stadio è lo specchio della società".

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