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La Serie A dice no agli orari “spezzatino”: ritirata la proposta di giocare in 10 slot diversi

La Lega Serie A ha deciso di ritirare definitivamente la proposta sugli orari spezzatino per il prossimo campionato emersa nelle scorse settimane. La proposta di modificare la struttura delle gare per ogni giornata facendo disputare 10 partite in 10 slot diversi, è stata ufficialmente abbandonata.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Lega Serie A si è riunita oggi in assemblea alla presenza di tutti i club che prenderanno parte al prossimo campionato della stagione 2021/2022. Una riunione fiume che oltre a definire i diritti tv per Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ha fatto luce sulla profonda crisi finanziaria che stanno vivendo le società dopo la pandemia, tanto da chiedere un incontro immediato con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi. La minaccia è quella di non proseguire più il campionato che dalla prossima stagione avrebbe anche potuto subire profonde modifiche strutturali.

Nel corso delle ultime settimane infatti si era parlato di una rivoluzione nella disputa delle partite. Le 10 gare previste per ogni giornata si sarebbero dovute svolgere in 10 slot di orari diversi. Un tentativo di aumentare audience e visibilità delle singole squadre e gestire meglio gli slot in previsione degli impegni in Champions. E invece ha prevalso la linea comune di lasciare tutto così com'era fino all'ultima stagione scorsa, ovvero con le 8 slot di orario previste per ogni giornata.

Quattro partite al sabato, cinque la domenica e il Monday Night

I club hanno infatti deciso di ritirare definitivamente la proposta sugli orari spezzatino per la Serie A, emersa nelle scorse settimane. Durante l'assemblea dei club odierna, infatti, è emerso come il piano di spalmare le 10 partite di Serie A di ogni giornata in altrettanti orari diversi dalla prossima stagione, avrebbe reso inevitabile la nascita di contenziosi. Motivo per il quale la scelta è stata quella di abbandonare definitivamente l'idea che avrebbe previsto l'addio alle gare in contemporanea nel massimo campionato italiano.

Già qualche settimana fa, nell'ultima assemblea di Lega, nonostante il risultato mostrasse preferenze nettamente a favore della spalmatura dei match, si era deciso di annullare quella votazione e rinviare la discussione ad oggi con la decisione di abbandonare del tutto questa proposta. La spalmatura delle 10 gare in 10 slot di orari differenti prevedeva, oltre al "Monday Night" della 20:45, anche quattro finestre diverse al sabato: (14.30, 16.30, 18.30 e 20.45), cinque in quella di domenica (12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45).

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