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La Serie A come la Champions League: per iscriversi bisognerà firmare una clausola anti Superlega

Nel prossimo Consiglio Federale, in programma lunedì prossimo, il presidente Gabriele Gravina proporrà l’inserimento di una clausola anti-scissione nelle licenze nazionali. Per potersi iscrivere al campionato di Serie A occorrerà mettere nero su bianco l’impegno a non creare e/o prendere parte ad altre competizioni fuori dall’egida dell’UEFA.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Serie A da lunedì prossimo potrebbe adottare la stessa norma che Alexander Ceferin ha preannunciato verrà introdotta dall'UEFA come condizione perché tutti i club europei possano iscriversi alle coppe continentali: impegnarsi a non creare e/o prendere parte ad altre competizioni fuori dall'egida del massimo ente europeo.

La scottatura della Superlega, varata a tradimento dopo una trama tessuta nell'ombra, brucia ancora forte sulla pelle ed ora l'obiettivo è far sì che tentativi simili non possano ripetersi in futuro. Il presidente dell'UEFA è stato esplicito sul tema: "È chiaro che i club dovranno decidere se sono una Superlega o se sono un club europeo. Se dicono che sono una Superlega, allora non giocano in Champions League, ovviamente… e se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro stessa competizione".

O dentro o fuori, e non certo sulla parola, visto che Agnelli, Perez e gli altri ‘cospiratori' sono stati accusati esplicitamente di tradimento: servirà mettere nero su bianco la clausola di appartenenza esclusiva. Stesso obbligo – svela ‘Repubblica' – imporrà il presidente della FIGC Gabriele Gravina già lunedì in Consiglio Federale, forte dell'appoggio delle componenti del "vecchio calcio", che gli assicurano una solida maggioranza in tal senso.

Secondo le istituzioni calcistiche, va bene perdonare e non sanzionare – anche se qualche ‘falco' chiedeva a gran voce dei provvedimenti punitivi – ma passare per stupidi e subire passivamente il lancio di una Superlega 2.0, anche no. Le dichiarazioni di Florentino Perez circa la sussistenza tuttora della competizione, con tanto di patto "vincolante" tra i suoi fondatori, impongono di tenere le antenne dritte, anche perché la prossima volta il tentativo sarà sicuramente più strutturato e meno dilettantesco.

La FIGC introdurrà dunque una clausola anti-scissione nel sistema delle licenze nazionali: se non firmi, non puoi iscriverti al campionato di Serie A. Un vincolo di questo tipo allo stato non esiste nelle norme federali, per le quali si può soltanto essere sanzionati per violazione dello statuto mediante un processo sportivo: con la nuova normativa invece l'esclusione sarebbe automatica prima dell'inizio del campionato.

E poiché in Italia solo l'Inter ha espressamente dichiarato nella propria nota ufficiale di "non fare più parte del progetto Superlega", è chiaro che adesso sotto pressione ci sono Juventus e Milan, che lo stesso Florentino Perez ha detto esplicitamente "essere ancora dentro". Dal canto loro, come spiegato con grande sicurezza da Andrea Agnelli, i club in questione ritengono di essere assolutamente garantiti circa la partecipazione ai campionati nazionali anche in caso di adesione ad una Superlega europea, essendo tutelati dalla normativa dell'Unione Europea sulla libera concorrenza: "Impedire a un lavoratore di svolgere il proprio lavoro è gravissimo. Essere esclusi dai tornei nazionali sarebbe un grave abuso. Quanto stanno minacciando è illegale. Se ciò avvenisse non sarebbe solo un monopolio ma una dittatura. Vogliamo rimanere vicini ai nostri tifosi. Se il sistema calcio non dovesse permettere alle singole società di esercitare le libertà previste dal trattato dell'Unione Europea dovremmo riflettere con attenzione. Per le implicazioni che potrebbero esservi in altri ambiti della società civile".

Ma i club membri di un'associazione possono essere sanzionati se vanno contro il suo statuto: è questa la leva su cui si incardina la presa di posizione dell'UEFA, che sarà fatta propria anche dalla FIGC. Si preannuncia battaglia, anche legale.

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