La Serie A cambia una regola per l’ultima giornata, ma solo per 6 partite (Milan e Inter incluse)
La contemporaneità delle partite di campionato è stato uno dei temi più caldi di queste ultime giornate. Scudetto, qualificazione nelle Coppe e lotta salvezza i solchi nei quali si sono incanalate le istanze legittime delle squadre in corsa per differenti obiettivi. Le date e gli orari sfalsati dei match in calendario, che hanno un peso particolare per la posta in palio e la classifica, hanno fatto discutere ma, eccezion fatta per la concessione alla Roma (contro il Torino giocherà venerdì 22 maggio in virtù della finale di Conference League del 25), la Lega Serie A ha tenuto fede al regolamento e ad accordi economici per la copertura televisiva degli incontri.
Il fischio d'inizio simultaneo è stato previsto – come da regolamento – solo per il 38° turno e relativamente a quelle gare che hanno una valenza particolare. Si tratta di Atalanta–Empoli e Fiorentina–Juventus in programma sabato 21 maggio alle 20:45 (nerazzurri e toscani sono in lizza per un posto in Europa), Inter–Sampdoria e Sassuolo–Milan fissate per domenica 22 maggio alle 18:00 (con le milanesi impegnate nel duello a distanza per il titolo) mentre nello stesso giorno (ma alle 21:00) saranno di scena Salernitana–Udinese e Venezia–Cagliari (decisivi per evitare la retrocessione in B).
Il tentativo di garantire equità di trattamento e, più ancora, mettere un freno a eventuali perdite di tempo sospette si riflette in un passaggio dell'ultimo comunicato ufficiale della Lega Serie A. Il riferimento è a una modifica fatta relativamente al tempo d'attesa per la presentazione delle squadre in campo e messa in atto esclusivamente per l'ultima giornata di campionato.
Si dispone che il termine di tolleranza per l'attesa della presentazione delle squadre in campo, previsto dall'art. 54, comma 2, delle Noif, sia ridotto a 5 minuti per le sopra elencate gare del Campionato di Serie A Tim 2021/2022, valida per la 19a giornata di ritorno.
La lettura del comma 3 dell'articolo 54 delle Noif (le norme organizzative interne della Federazione) serve a spiegare perché, per l'occasione, c'è stata una stretta robusta quale soglia di tolleranza da parte degli ufficiali di gara per dare il fischio d'inizio una volta entrate le squadre sul terreno di gioco.
Art. 54 Ritardo nella presentazione in campo delle squadre. Tempo d'attesa
1. Le squadre hanno l'obbligo di presentarsi in campo all'ora fissata per l'inizio dello svolgimento della gara.
2. Nel caso di ritardo, fatte salve le sanzioni irrogabili dagli organi disciplinari ove il ritardo stesso sia ingiustificato, l'arbitro deve dare comunque inizio alla gara purché le squadre si presentino in campo in divisa di giuoco entro un termine pari alla durata di un tempo della gara.
3. È facoltà delle Leghe, del Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, della Divisione Calcio Femminile e dei Comitati ridurre tale termine.
Da 45 a 5 minuti, un segnale molto chiaro per far sì che su tutti i campi interessati si possa partire allineati, con un orecchio alle radioline e un altro fissato sul rettangolo verde. Perché vinca il migliore e quello che ha i nervi più saldi.