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La Serbia minaccia di lasciare Euro 2024 dopo Croazia-Albania: “Quello che è successo è scandaloso”

Durante l’ultima partita tra Croazia e Albania i tifosi hanno fatto cori discriminatori contro la Serbia: “Chiederemo sanzioni alla UEFA, anche a costo di non continuare la competizione”.
A cura di Ada Cotugno
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La Serbia ha minacciato di lasciare gli Europei dopo i cori offensivi arrivati dai tifosi di Croazia e Albania: durante l'ultima partita giocata tra le due nazionali dagli sparti sono partite canzoni che invocavano la morte dei serbi, una situazione che la federcalcio ha deciso di affrontare di petto chiamando la UEFA a un ultimatum. La richiesta è di infliggere sanzioni severe alle due selezioni e se ciò non accadrà sarebbero pronti a lasciare immediatamente la competizione.

I cori offensivi contro la Serbia

L'avvenimento che ha scatenato tutto è avvenuto durante Croazia-Albania giocata ieri e terminata 2-2. Le tifoserie sugli spalti all'inizio del secondo tempo si sono unite in un unico coro cantato a ritmo dei tamburi e dal significato ben preciso: "Ubi, ubi Srbina", ossia "uccidi i serbi", un incitamento all'odio nei confronti della Serbia che ha radici molto profonde che affondano in delicate questioni politiche risalenti allo scioglimento della Jugoslavia avvenuta nel 1995.

Da quel momento i rapporti tra i diversi stati sono diventati incandescenti e le tensioni si portano avanti da diversi anni toccando tutti gli ambiti, tra i quali anche quello calcistico. La prima partita in assoluto tra Croazia e Serbia giocata nel 2013 è stata definita da tutti i giornalisti locali "la partita del decennio" e nei vari incontri non sono mancate minacce e rivendicazioni dall'una e dall'altra parte.

La minaccia della federcalcio serba

Il coro innalzato dai tifosi della Croazia e dell'Albania si è sentito nitidamente anche dalla televisione, sotto la voce dei telecronisti che stavano raccontando la partita. Per il segretario generale della Federcalcio serba Jovan Surbatovic si tratta di un fatto inaccettabile: "Quello che è successo è scandaloso e chiederemo sanzioni alla UEFA, anche a costo di non continuare la competizione".

La richiesta che intendono presentare è ben chiara, così come la minaccia di abbandonare gli Europei qualora non dovessero arrivare i provvedimenti sperati: "Chiederemo alla UEFA di punire le federazioni di entrambe le selezioni. Non vogliamo partecipare a questo, ma se la UEFA non li punirà, penseremo a come procedere".

La prima mossa della Serbia: cita il regolamento

La federcalcio serba ha deciso che non resterà a guardare. La minaccia di lasciare in tronco gli Europei è reale e per questo in seguito ai cori ha deciso di inviare una lettera al segretario generale della UEFA, Teodor Theodoridis, in cui denuncia il comportamento delle due tifoserie chiedendo provvedimenti. Sotto accusa è finito anche un giocatore dell'Albania che si sarebbe unito alle offese contro la Serbia: "Secondo le informazioni in nostro possesso, un giocatore della squadra albanese, a fine partita, davanti alla tribuna con i tifosi albanesi, ha utilizzato un megafono per lanciare lo stesso grido e così "infiammare" il pubblico. La Federcalcio serba ritiene che nel momento in cui sono iniziati i cori dei tifosi di entrambe le nazionali, la partita avrebbe dovuto essere interrotta e avrebbe dovuto essere avviata la procedura dei "tre passi". Ciò è espressamente previsto nel regolamento UEFA "Linee guida per gli ufficiali di gara in caso di comportamento razzista negli stadi di calcio" e siamo sorpresi che non sia stato applicato dai funzionari UEFA durante la partita. Quella regola è stata applicata correttamente in casi di intensità molto inferiore, quindi siamo ancora più sorpresi che non sia stata applicata in questa partita".

Anche questa volta la richiesta è di sanzioni immediate contro Albania e Croazia: "La Federcalcio serba ritiene che gli organi disciplinari della UEFA debbano reagire nel modo giusto e sanzionare questo comportamento dei tifosi di entrambe le squadre nazionali. Vi chiediamo di punire i responsabili degli eventi sopra menzionati il ​​prima possibile e di garantire che le partite si giochino normalmente. Vogliamo ricordarvi che questo tipo di furia, odio e razzismo rappresentano tutto ciò contro cui la vostra organizzazione sta combattendo".

Cosa succederebbe in caso di ritiro

La minaccia della Serbia è reale e il ritiro dagli Europei cambierebbe il corso della fase a gironi di questa competizione. La nazionale scenderà in campo oggi contro la Slovenia e se dovesse decidere di uscire dal torneo non si presenterebbe in campo per l'ultima partita contro la Danimarca: in caso di forfait verrebbe punita con una sconfitta a tavolino per 3-0 più una multa salata, lasciando proprio alla squadra di Eriksen e compagni la possibilità di conquistare il secondo posto.

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