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La sensibilità di De Bruyne: “Non potevo esultare dove Eriksen ha rischiato la vita”

Kevin De Bruyne ha cambiato il match con la Danimarca subentrando nella ripresa. È stato decisivo per la vittoria del Belgio ma, dopo aver segnato a margine di un’azione bellissima, non è passato inosservato un suo gesto. “Sono rimasto calmo”, ha ammesso nel dopo partita spiegando le emozioni provate in quel momento.
A cura di Maurizio De Santis
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Kevin De Bruyne ha segnato un gol pazzesco a margine di un'azione spettacolare del Belgio ma la sua reazione dopo la rete non è passata inosservata. Non poteva alla luce di tutto ciò che entrato nel corredo accessorio di dolore, dramma e speranza che hanno accompagnato questi giorni. Il belga avrebbe voglia di urlare tutta la propria gioia, ma non lo fa. Avrebbe voglia di rivolgersi verso i tifosi per esultare, ma sceglie di contenere l'euforia. Lo avesse fatto, quell'atteggiamento sopra le righe sarebbe stato una nota stonata in un pomeriggio scandito dall'omaggio a Eriksen.

Danimarca-Belgio nel segno di Eriksen

In quello stesso stadio, dove la Danimarca è stata battuta per 2-1 dalla maggiore qualità della selezione di Martinez, il calciatore scandinavo ha rischiato di morire per essere andato in arresto cardiaco. L'intervento del capitano, Kjaer, e più ancora dello staff medico, gli ha salvato la vita. Adesso sta bene e per evitare che l'aritmia diagnosticatagli gli sia fatale verrà operato: al centrocampista dell'Inter applicheranno un defibrillatore sottocutaneo che rimetterà in movimento il cuore qualora l'ingranaggio dovesse subire qualche battuta a vuoto.

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Il "rispetto" di De Bruyne per il pubblico e il calciatore

Al decimo minuto (10 è il numero di Eriksen con la maglia della nazionale) Danimarca e Belgio si sono fermate per dedicare un lungo applauso al giocatore. "Siamo tutti con te, Chris" è lo striscione esposto nello stadio danese. In questa cornice emotiva era impossibile lasciarsi andare, non contenere l'entusiasmo. De Bruyne – che ha cambiato il match con il suo ingresso nella ripresa – lo ha fatto e ai microfoni della Uefa ha spiegato anche le ragioni di quell'esultanza pacata, nel rispetto del centrocampista e del pubblico di Copenaghen

Ero felice ma allo stesso tempo era giusto rispettare la sensibilità degli spettatori allo stadio – ha ammesso, chiarendo anche una motivazione ulteriore che lo ha spinto a restare calmo… come mimato dal gesto fatto dopo la rete -. Sono andato nella parte di campo dove Eriksen è svenuto sabato e sono rimasto calmo. Non sarebbe stato giusto esultare diversamente.

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