La sede della finale di Champions League può cambiare: problemi in vista per Istanbul
In attesa di sapere chi farà compagnia a Milan e Real Madrid nelle semifinali di Champions League, con Inter e Manchester City decisamente ben messe in vista delle gare di ritorno di stasera dopo le vittorie dell'andata rispettivamente per 2-0 e 3-0 contro Benfica e Bayern Monaco, fosche nubi si addensano sulla sede della finale, in programma all'Ataturk Olympic Stadium di Istanbul il prossimo 10 giugno.
Le preoccupazioni dell'UEFA riguardano eventuali disordini che potrebbero essere conseguenti alle elezioni presidenziali che stanno per aver luogo in Turchia: Ceferin ha pronti dei piani di emergenza nel caso si rendesse necessario lo spostamento della finale da Istanbul. Ufficialmente la posizione del massimo ente calcistico europeo è che al momento tutto è confermato e tuttavia dietro le quinte – svela l'autorevole quotidiano britannico Independent – si sta pensando a possibili alternative alla capitale turca.
In caso di spostamento di sede della finale di Champions, si tratterebbe della quarta volta di fila, la terza per Istanbul. La città turca doveva ospitare l'atto conclusivo nel 2020, ma l'esplosione della pandemia di Covid ha fatto spostare quarti, semifinali e finale del torneo a Lisbona. Il coronavirus ha imposto la ricollocazione della finale anche nel 2021, visto che la Turchia era nella zona rossa per l'Inghilterra e si erano qualificate Manchester City e Chelsea: il match si è giocato ancora in Portogallo, a Porto.
Infine anche lo scorso anno la finale di Champions è stata spostata dalla Russia, dov'era originariamente programmata, a Parigi: in questo caso la ragione è stata l'invasione dell'Ucraina da parte del regime di Putin. Il 2023 doveva essere finalmente la volta buona per Istanbul, ma lo stadio Ataturk potrebbe essere ancora una volta rimpiazzato a causa dei potenziali disordini politici nel Paese. L'UEFA – secondo le fonti dell'Independent – ha "sufficienti preoccupazioni" per le elezioni presidenziali turche che si svolgeranno il prossimo 14 maggio.
In caso di tumulti, l'organismo di Ceferin prenderebbe in considerazione di spostare nuovamente la partita e ora è molto più preparata a farlo dopo quanto accaduto nelle ultime tre stagioni. I piani di emergenza scatterebbero dopo le semifinali, visto che gare di ritorno di queste ultime sono in programma il 16 e 17 maggio, ovvero subito dopo l'esito delle elezioni per il rinnovo della carica che oggi vede sedere sulla poltrona di presidente Recep Tayyip Erdogan. In quel momento infatti i temuti disordini potrebbero essere appena deflagrati. Milan e Inter restano spettatrici interessate della vicenda, intanto proveranno ad arrivarci alla finale.