La seconda vita di Haller, dal tumore al gol che porta in finale di Coppa d’Africa la Costa d’Avorio
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"Credici sempre". Così Sebastian Haller ha scritto sul suo profilo di Instagram dopo aver realizzato il gol che ha portato la Costa d'Avorio in finale della Coppa d'Africa 2023-2024. Gli Elefanti sono i padroni di casa e dopo un avvio horror di torneo nessuno si aspettava di vederli misurarsi per il titolo: ora se la giocheranno contro la Nigeria dopo aver vissuto settimane surreali tra esoneri e ‘autogestione'.
Haller ha firmato la vittoria contro la Repubblica Democratica del Congo e dietro questa vittoria c’è un viaggio lungo anche iniziato un anno e mezzo fa, quando gli venne diagnostica un tumore ai testicoli. Dopo due interventi chirurgici e sette mesi di chemioterapia, il calciatore 29enne ha ripreso a fare il suo lavoro e dopo un piano di lavoro studiato con i medici è tornato a fare gol.
Quello celebrato allo stadio Outtara di Abidjan resterà nella storia perché è un'altra tappa della sua seconda vita e perché l'ha realizzato proprio nella terra d’origine di sua madre, di cui ha voluto seguire le orme prendendo la cittadinanza.
Il momento che si iscrive nella storia del calcio africano e ivorino arriva al minuto 65: Gradel corre sulla destra e mette in mezzo il cross sul quale si avventa Haller: l'attaccante da posizione defilata conclude in girata di destro in modo un po’ scoordinato, con la palla rimbalza e prende una traiettoria stranissima. La lettura dal portiere della Repubblica Democratica del Congo è sbagliata e, con un po' di fortuna, la palla finisce beffardamente in rete.
Dopo aver scoperto il suo malore poco dopo il suo arrivo in Germania, il numero 9 del Borussia Dortmund si è ritrovato a dover affrontare due operazioni in poco tempo e quando ha capito che le cose erano andate per il verso giusto si è rituffato immediatamente negli allenamenti quotidiani. Il cancro testicolare, quello di sui è stato afflitto Haller, è un tumore che colpisce nell’80% dei casi i giovani, con un’età media di 35 anni: è un cancro dalla prognosi lunga ma dal quale esce indenne il 95% delle persone, cifra che sale addirittura al 98% tra i più giovani.
Oggi Sébastien svolge un ruolo di ambasciatore contro il cancro ma ora i suoi pensieri sono per la finale contro la Nigeria. Per scrivere una nuova pagina della sua seconda vita.