La seconda vita di Calhanoglu: “L’Inter mi ha cambiato, ho il fuoco dentro e faccio la differenza”
Hakan Calhanoglu ci crede e lo dice senza peli sulla lingua: quest'Inter può pensare al ritorno alla vittoria sia per quanto riguarda il campionato, sia per ciò che concerne la Champions League. Il centrocampista turco non bada al +11 del Napoli e attende i partenopei già per il prossimo 4 gennaio, quando si ripartirà dopo la sosta. Una gara che si riuscirà a vincere spalancherebbe le porte alla rimonta, con un occhio di riguardo anche alla cavalcata in Coppa.
Le certezze per l'ex Milan arrivano soprattutto dai rientri dei propri compagni e da una squadra al completo: la pausa ha fatto bene ai nerazzurri, la prima parte di stagione è oramai alle spalle e inizia una nuova stagione dal prossimo turno infrasettimanale che vedrà da subito la sfida diretta con la capolista di Spalletti che ha preso il largo. L'Inter è sotto, in ritardo, a -11 ma per Calhanoglu tutto ciò conta relativamente: "Se ripartiamo con la medesima qualità che abbiamo mostrato nelle ultime partite prima dello stop, possiamo farcela. Sarà una partita decisiva, che ci farà capire quanto possiamo dare ancora a questo campionato: stiamo preparando alla perfezione la sfida al Napoli, in casa da favoriti, davanti al nostro pubblico".
Nell'intervista rilasciata al Corriere, ovviamente, il primo pensiero di Calhanoglu è rivolto al gruppo, dal tecnico ai compagni e al rapporto con il club: "Con Inzaghi ho un buon rapporto e voglio ripagare la fiducia che sento di aver avuto dal primo giorno in cui sono arrivato, dopotutto lui è stato tra coloro che mi hanno voluto di più". Ovviamente il riferimento indiretto è per il suo passato in rossonero, lasciato alle spalle senza non poche polemiche e qualche ruggine che affiora qua e là. Passato che si ripresenterà per la Supercoppa Italiana: "Rispetto i rossoneri ma per me è solo il passato. Ho fatto i complimenti al Milan per lo scudetto, oggi penso però solo al mio presente. Voglio essere ancora più importante per l'Inter, visto che qui mi hanno aiutato da subito, facendomi sentire a mio agio. Ho lavorato molto anche durante le vacanze, voglio farmi trovare pronto, oltre al talento ci sto mettendo fatica e sacrificio".
Nel corso della prima parte di stagione, Inzaghi ha sfruttato Calhanoglu all'occorrenza, cambiandogli ruolo, inserendolo in mediana come vice Brozovic, facendolo coesistere con Mkhitaryan da molti considerato suo alter ego. Un'evoluzione che altrove non gli era stata possibile: "Prima ero più elegante e leggero. Diciamo un classico numero 10, senza la cattiveria che ho oggi. Da quando ho cambiato ruolo sono diventato più aggressivo, corro tanto e mi sacrifico per i compagni: fai la differenza se hai il fuoco dentro. I giocatori intelligenti si sanno adattare e io l'ho fatto anche per i compagni". Compagni che spera di ritrovare in campo alla ripartenza: "Se siamo ancora in gioco su tutto lo dobbiamo al gruppo, a compagni come Dzeko che hanno dato molto. Con il rientro di Lukaku saremo ancora più completi e forti, spero resti anche Skriniar, uno dei leader della squadra. E poi ci sarà Lautaro campione del mondo che festeggeremo non appena rientrerà".
Per Calhanoglu sembra tempo di raccogliere ciò che si sta seminando, con un obiettivo doppio: Scudetto e Champions League, senza porsi limiti. "Vorrei ripagare la fiducia vincendo magari lo scudetto ma anche la Champions League che resta uno dei miei principali sogni. Io ci credo, per quest'anno. Abbiamo superato un girone tra i più difficili, siamo riusciti a rialzare la testa subito dopo la sconfitta col Bayern". Una qualificazione dai più data quasi per impossibile ed arrivata attraverso risultati e gioco: "Ora ci sarà il Porto, ma se giocheremo come abbiamo già fatto contro il Barcellona, passiamo noi il turno. Non lo so perché, ma per la Champions League ho una sensazione particolare…"