La scelta di Wijnaldum dopo l’infortunio: ha sacrificato i Mondiali anche per il bene della Roma
La Roma ha vinto le prime due partite ufficiali di questa stagione dopo aver avuto la meglio su Salernitana e Cremonese. Il calendario ora mette di fronte ai giallorossi la Juventus nella sfida di domani alle 18:30 all'Allianz Stadium. Una sfida di grande prestigio e di importanza notevole, soprattutto per Paulo Dybala che tornerà nello stadio che l'ha visto crescere e consacrarsi nel calcio professionistico, di fronte ai tifosi bianconeri che l'hanno sempre amato, per la prima volta da avversario. Una gara a cui però non prenderà parte Georginio Wijnaldum che ha riportato, pochi giorni fa, un terribile infortunio alla tibia che ha messo fuorigioco il grande acquisto dell'estate insieme alla Joya.
L'ex Liverpool e PSG ha subito una brutta frattura e il suo recupero dipendeva molto dalla decisione finale del giocatore insieme allo staff medico. La prospettiva di vederlo a gennaio 2023, quindi direttamente il prossimo anno, era stata più volte prevista dalla Roma anche se la prospettiva di dover saltare i Mondiali in Qatar con l'Olanda sicuramente faceva ancora più male al giocatore. A svelare il suo rientro ci ha pensato però direttamente Tiago Pinto al termine dei sorteggi dei gironi di Europa League a Istanbul.
L'uomo mercato dei giallorossi ha infatti confermato ciò che i tifosi della Roma non avrebbero mai voluto sentire: "Lo abbiamo preso per tutta la stagione – ha spiegato Tiago Pinto esaltando l'acquisto del giocatore arrivato neanche un mese fa nella Capitale – Adesso però lo aspettiamo a gennaio". Wijnaldum e lo staff medico dei giallorossi, senza dimenticare i consulti esterni fatti per capire quale potesse essere la strategia migliore da adottare, hanno deciso di intraprendere la strada della prudenza. Wijnaldum non si opererà scegliendo la terapia conservativa per uno stop di 3-4 mesi e ritorno in campo nel 2023. Il giocatore dovrà dunque saltare 20 gare stando a questa previsioni: salterà tutte e 6 le sfide della fase a gironi di Europa League.
Se avesse optato per l'operazione che avrebbe previsto uno stop di due mesi, massimo due mesi e mezzo, il giocatore avrebbe in extremis potuto giocare i Mondiali anche se alla fine si è deciso di non correre il rischio senza affrettare i tempi e prestando massima attenzione. Un po' come accaduto lo scorso anno con Spinazzola a cui fu consigliato di recuperare con calma anche a fronte di uno Zalewski che in quella zona di campo stava dando ampie garanzie a Mourinho come sostituto dell'ex Atalanta. Quel che è certo è che tra sei-sette settimane Wijnaldum avrà un nuovo consulto per capire a che punto è il suo recupero. L'olandese quindi salterà anche i Mondiali che sarebbero stati un rischio se giocati in una condizione precaria. La Roma ringrazia e lui ha dimostrato di voler ricambiare la fiducia del club per tornare al meglio aiutare i giallorossi con il suo prezioso contributo.
