La scaramanzia maniacale di Simeone: “Non ho mai visto niente di simile”
È come un rituale che non ammette eccezioni. Nell'Atletico Madrid ci sono regole che non possono essere trasgredite. Non è solo questione di "garra" o di tattica, c'è dell'altro e attiene alla sfera della superstizione che nel calcio è una consuetudine. Simeone e il suo staff ripetono una serie gesti in maniera quasi maniacale, è successo anche contro il Manchester City in occasione dell'andata dei quarti di finale di Champions. Peccato non sia servito a "proteggere" il risultato del campo, eppure quel modulo 5-5-0 (tutto corsa, marcature serrate e furore in difesa) era sembrato un incantesimo a Guardiola e ai suoi calciatori quasi innervositi dal quell'atteggiamento barricadero.
Prima della trasferta per l'Inghilterra il tecnico ha voluto che nulla fosse lasciato al caso, che il "protocollo" restasse lo stesso di quello attuato contro il Manchester United. E allora ecco che – come sottolineato da El Chiringuito – i colchoneros sono saliti a bordo del volo allo stesso orario (11.30), hanno viaggiato sullo stesso autobus che li ha condotti nello stesso albergo.
Non è finita. La logistica è solo una parte della singolare tabella d'avvicinamento al match di Coppa. Simeone ha voluto in conferenza stampa ci fosse ancora una volta Marcos Llorente, che l'appuntamento coi media e poi l'allenamento fossero programmati per la stesso orario della sfida con i Red Devils. Tutto previsto in maniera meticolosa. Tutto deve essere perfetto. Tutto deve muoversi secondo una procedura specifica.
"L'Atletico ha lo staff tecnico più superstizioso che abbia mai visto nella storia del calcio, non ho mai visto niente di simile", le parole a Espn dell'ex calciatore dei madrileni, Siqueira, spiegano bene cosa accade dentro le mura dello spogliatoio oppure in altri momenti della vita di squadra, soprattutto a ridosso delle partite. Neanche sulla musica da ascoltare in pullman si poteva sgarrare e sul rettangolo verde, al momento del riscaldamento, il rituale proseguiva: "Quando rientravamo dal riscaldamento, Simeone tirava sempre una palla con la mano a terra. Poi coinvolgeva il capitano passandogli la sfera… mi ci è voluto del tempo per adattarmi a queste cose".
C'è dell'altro? Un altro episodio raccontato da Siqueira dà l'esatta dimensione di come Simeone consideri importanti questi dettagli. "Un giorno la musica sull'autobus si è fermata e lui s'è innervosito – ha aggiunto l'ex dei colchoneros -, sembrava che fossimo sotto di un gol… e ha urlato perché la musica tornasse". Ultimo particolare: il fatto che prediliga un abbigliamento di colore scuro (il nero) fa il paio con un'altra consuetudine: al termine del match va direttamente nello spogliatoio senza attendere la classica stretta di mano con l'allenatore avversario. È carattere.