La Salernitana rimanda la festa Scudetto nel Napoli: Dia gela il Maradona ad un passo dal sogno
Il Napoli non ce la fa a battere la Salernitana al "Maradona". Viene gelato a una decina di minuti dalla fine del match da una rete di Dia. Lo stadio che era esploso al colpo di testa vincente di Olivera, s'è ammutolito all'improvviso, è stato gelato dal guizzo dell'attaccante granata. Il silenzio è glaciale. A sei giornate dalla fine diciotto punti di vantaggio sulla Lazio seconda non bastano ancora per l'aritmetica certezza.
Sfortuna e disperazione, la squadra di Spalletti non ce la fa a vincere lo scudetto in casa, deve rimandare tutto alla prossima giornata di campionato: giovedì prossimo sarà di scena a Udine per la 33ª giornata. Sembrava fatta, il sogno nel cuore sfuma sul più bello e l'urlo resta strozzato in gola.
Alla Dacia Arena sarà l'ennesimo match point a disposizione della squadra di Spalletti che non è riuscita ad approfittare della sconfitta della Lazio a San Siro (3-1) contro l'Inter. Il pareggio porta gli azzurri un punticino in avanti, sono a 79 ma non basta ancora per fare festa. La certezza matematica può arrivare nel turno infrasettimanale da disputare in trasferta.
Il pubblico accompagna la sfida cantando a squarciagola per tutto il match. Il tema della partita è già scritto: partenopei che spingono alla ricerca del vantaggio, granata che se ne stanno raggomitolati dietro la linea della palla, serrano i ranghi, chiudono tutti i varchi, francobollano Kvara, quasi asfissiano con la marcatura Osimhen, fanno mucchio in mediana, ci mettono orgoglio e intensità. E quando non è sufficiente lo sforzo del collettivo, ci pensano le mani grandi di Ochoa a respingere l'assalto. Il portiere messicano si esalta sulla deviazione di testa del nigeriano, mette i pugni sulla conclusione dalla distanza di Anguissa.
Nella ripresa Paulo Sousa capisce che così non può andare avanti. Restare sotto palla così a lungo significa capitolare. alza il baricento della squadra e tiene botta. Almeno fino a quando non arriva la rete di testa di Olivera. È fatta? No. I granata hanno il merito di non scomporsi, il tecnico li incoraggia e dà un segnale chiaro: lancia nella mischia anche Piatek. I minuti passano, Kvara manca il raddoppio, Osimhen non trova spazio, Ochoa respinge quel che può. Come un fulmine a ciel sereno arriva il pareggio di Dia, che approfitta di un corridoio lasciatogli davanti dagli azzurri. Tutto rinviato di un'altra giornata almeno.