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Scudetto Napoli 2023

La Salernitana rimanda la festa Scudetto nel Napoli: Dia gela il Maradona ad un passo dal sogno

Il Napoli non riesce a battere la Salernitana in casa e rimanda la conquista matematica dello scudetto alla prossima giornata di campionato contro l’Udinese. Segna Olivera, Dia gela il Maradona (1-1).
A cura di Maurizio De Santis
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Il Napoli non ce la fa a battere la Salernitana al "Maradona". Viene gelato a una decina di minuti dalla fine del match da una rete di Dia. Lo stadio che era esploso al colpo di testa vincente di Olivera, s'è ammutolito all'improvviso, è stato gelato dal guizzo dell'attaccante granata. Il silenzio è glaciale. A sei giornate dalla fine diciotto punti di vantaggio sulla Lazio seconda non bastano ancora per l'aritmetica certezza.

Sfortuna e disperazione, la squadra di Spalletti non ce la fa a vincere lo scudetto in casa, deve rimandare tutto alla prossima giornata di campionato: giovedì prossimo sarà di scena a Udine per la 33ª giornata. Sembrava fatta, il sogno nel cuore sfuma sul più bello e l'urlo resta strozzato in gola.

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Alla Dacia Arena sarà l'ennesimo match point a disposizione della squadra di Spalletti che non è riuscita ad approfittare della sconfitta della Lazio a San Siro (3-1) contro l'Inter. Il pareggio porta gli azzurri un punticino in avanti, sono a 79 ma non basta ancora per fare festa. La certezza matematica può arrivare nel turno infrasettimanale da disputare in trasferta.

Un colpo di testa del difensore uruguaiano aveva portato il Napoli in vantaggio nella ripresa.
Un colpo di testa del difensore uruguaiano aveva portato il Napoli in vantaggio nella ripresa.

Il pubblico accompagna la sfida cantando a squarciagola per tutto il match. Il tema della partita è già scritto: partenopei che spingono alla ricerca del vantaggio, granata che se ne stanno raggomitolati dietro la linea della palla, serrano i ranghi, chiudono tutti i varchi, francobollano Kvara, quasi asfissiano con la marcatura Osimhen, fanno mucchio in mediana, ci mettono orgoglio e intensità. E quando non è sufficiente lo sforzo del collettivo, ci pensano le mani grandi di Ochoa a respingere l'assalto. Il portiere messicano si esalta sulla deviazione di testa del nigeriano, mette i pugni sulla conclusione dalla distanza di Anguissa.

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Nella ripresa Paulo Sousa capisce che così non può andare avanti. Restare sotto palla così a lungo significa capitolare. alza il baricento della squadra e tiene botta. Almeno fino a quando non arriva la rete di testa di Olivera. È fatta? No. I granata hanno il merito di non scomporsi, il tecnico li incoraggia e dà un segnale chiaro: lancia nella mischia anche Piatek. I minuti passano, Kvara manca il raddoppio, Osimhen non trova spazio, Ochoa respinge quel che può. Come un fulmine a ciel sereno arriva il pareggio di Dia, che approfitta di un corridoio lasciatogli davanti dagli azzurri. Tutto rinviato di un'altra giornata almeno.

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