La Salernitana resiste un’ora, Immobile l’affonda con una doppietta: Lazio in zona Champions
Difficile che Paulo Sousa potesse fare miracoli in pochi giorni. Essere riuscito a limitare la Lazio per oltre un'ora di gioco (ma senza proporre nulla di trascendentale in attacco) era stato già un buon segnale. Il ko (0-2, in dieci per rosso diretto di Bronn per proteste a gara praticamente chiusa) in casa lo lascia nel caos della zona calda, con l'acqua alla gola. Timidissimi segnali di ripresa che sono stati spazzati via dal vantaggio dei capitolini e dalla clamorosa indecisione commessa in difesa da Pirola sull'azione che ha portato alla concessione del rigore col Var alla squadra di Sarri.
Ciro Immobile s'è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto e ha tagliato le gambe alla Salernitana. Lo ha fatto prima con un tap-in facile facile (su assist di Marusic che ha tagliato tutta l'area dei granata) poi trasformando il penalty che lui stesso s'è procurato approfittando di un pasticcio di Pirola.
Il difensore era in vantaggio, poteva intervenire sulla palla passandola all'indietro oppure spendendola in out e invece ha fatto la cosa peggiore: ha atteso che Sepe uscisse quasi al vertice sinistro dell'area favorendo l'inserimento della punta che ci mette un piede e viene stretto nella morsa fatale con il portiere granata. Al Var l'arbitro Abisso ci mette poco per decretare il tiro dal dischetto.
Lo 0-2 è il colpo del ko, nel finale arriverà l'acuto di Sepe dagli undici metri (Cancellieri, entrato al posto di Ciro gol, è bravo a prendersi un altro fallo) su tiraccio di Luis Alberto. Immobile fa festa per i 2 gol (spezzano il digiuno che durava dallo scorso 4 gennaio in Serie A), sale a quota 9 in classifica marcatori, consegna alla Lazio tre punti importanti nella rincorsa alle posizioni che valgono la zona Champions. Capitolini quarti per adesso, nell'attesa che la Roma giochi il posticipo col Verona.
Buoni ritmi, intensità agonistica, generosità e una maggiore ampiezza, una situazione di sostanziale equilibrio nei primi 45 minuti avevano fatto tirare un sospiro di sollievo. Anzi, la conclusione di Candreva respinta da Provedel con un buon colpo di reni aveva in qualche modo bilanciato la pericolosità della Lazio con Vecino. Ma nella ripresa è cambiato tutto, è bastato poco perché i granata finissero al tappeto.
I numeri, del resto, parlano chiaro: possesso di palla bulgaro per gli ospiti (62%) che hanno tirato in porta 17 volte (contro le 9 dei granata) e ben 6 nello specchio (2 per i campani), creato almeno altre due grandi occasioni da rete (rispetto allo 0 dei padroni di casa).
Notte fonda. La Salernitana perde ancora terreno: è quintultima, +4 sul Verona terzultimo, -2 da Sassuolo e Fiorentina, sorpresa dalla vittoria del Lecce sul campo dell'Atalanta. Domenica prossima all'Arechi arriva il Monza, che di questi tempi è un brutto cliente per chiunque: non le resta che vincere (o piangere).