La Salernitana esulta in faccia alle riserve del Cagliari, è rissa: spintoni e provocazioni
Il caos scoppia subito dopo la rete del vantaggio della Salernitana. La segna Simone Verdi su calcio di rigore. Spiazza Cragno con una conclusione perfetta: portiere sulla sinistra, palla nell'angolino opposto. L'Arechi esplode in una bolgia, in campo s'incendia anche l'euforia dei granata. Dalla panchina scattano tutti e si dirigono ad abbracciare il compagno di squadra che ha realizzato il penalty.
Nella baruffa di entusiasmo si trovano coinvolti, loro malgrado, anche alcuni avversari impegnati nel riscaldamento. I rossoblù sardi la prendono malissimo, come un affronto e una mancanza di rispetto. Quell'esultanza in faccia è interpretata come una provocazione. L'adrenalina per la posta in palio e il nervosismo perché sono sotto di una rete, ancorati alla zona retrocessione mentre i campani fuggono a +4 li manda su tutte le furie.
Cosa è successo. I calciatori isolani si trovavano lungo la linea laterale, lì c'era anche Pereiro che è divenuto – suo malgrado – la miccia che ha fatto deflagrare la gazzarra: viene abbracciato per sbaglio dai calciatori della Salernitana e, una volta riconosciuto, spinto via in malo modo. Dalla panchina dei rossoblù si lanciano sul terreno di gioco per protestare e prendere le sue difese. Ne nasce un parapiglia che il direttore di gara, Di Bello, fa fatica a tenere a bada. Il conciliabolo con i collaboratori lo aiuta districare quella matassa e a riportare la calma. Alla fine a farne le spese sono stati Franck Ribery e Radunovic (entrambi espulsi).
Il clima è incandescente: nella fase cruciale del match la Salernitana ha trovato il guizzo che la piazza in rampa di lancio nella corsa salvezza. Punti pensati quando mancano un paio di giornate alla fine della stagione. La gioia dei tifosi tracima sul rettangolo verde, il boato copre anche la voce dei telecronisti. È difficile raccapezzarsi, accade di tutto. Il cuore batte forte in petto, le coronarie sono a rischio: tum tum tum tum… quello del popolo granata quasi esplode quando il direttore di gara sembra concedere un calcio di rigore al Cagliari per un'uscita improvvida di Sepe.
Il Var e la on-field-review vengono accolti dal pubblico di Salerno con un'ovazione pazzesca, un'esplosione di gioia come fosse un gol. Verrà strozzata in gola dal colpo di testa al 99° di Altare. La classifica cambia ancora: il risultato di 1-1 è un colpo allo stomaco. Granata a 30 punti, Cagliari a 29, Genoa a 28, Venezia a 25. La salvezza è ancora tutta da conquistare.