“La Salernitana chiuderà la cessione entro 10 giorni, sono certo”: Gravina ci scommette
"C'è qualcuno che vuole denigrare il nostro mondo". Inizia così la conferenza stampa di Gabriele Gravina, presidente della Figc, che ha illustrato nel primo pomeriggio le decisioni prese dal Consiglio Federale tenutosi in mattinata. All'ordine del giorno c'era la questione Salernitana. Il club granata rischia seriamente l'esclusione dall'attuale campionato di Serie A dato che ad oggi, stando a quanto comunicato dai trust che gestiscono il patrimonio societario dei campani, nessuna offerta sarebbe pervenuta poiché non ritenuta congrua alle richieste. A tal proposito i club di Serie A si erano schierati a favore di una proroga da parte della stessa Federcalcio affinché consentisse alla Salernitana di terminare il campionato.
Condizione che a questo punto è stata invece bocciata dallo stesso Gravina che indica la data ultima, come da accordo firmato con i trust a inizio stagione, il 31 dicembre per presentare un nuovo proprietario della Salernitana. Dieci giorni cruciali dunque per il destino della Salernitana. "Mi sono semplicemente limitato a leggere il contenuto di un atto notarile che prevedeva l'esclusione della Salernitana in caso di mancata cessione delle quote – sottolinea con forza Gravina che poi ribadisce la propria posizione in merito – Auguriamo alla Salernitana di trovare un acquirente nei prossimi dieci giorni altrimenti c'è l'atto notarile che parla chiaro".
La frase di Gravina è una vera e propria provocazione
Futuro appeso a un filo dunque per la Salernitana che potrebbe terminare anzitempo il suo sogno di giocare in Serie A. "I trustee sono autonomi, arrivavano delle offerte e ce lo comunicavano, loro le hanno ritenute non congrue e ne abbiamo preso atto – aggiunge Gravina – ma se le offerte sono zero significa che qualche problema c'è". Nell'ultimo weekend all'Arechi ha giocato l'Inter e in uno striscione esposto in curva, i tifosi granata chiedevano a gran voce di rispettare il patto di escludere il club entro il 31 dicembre in caso di mancato ingresso di un nuovo proprietario.
Il concetto era chiaro: nei dilettanti purché senza la presidenza Lotito e Mezzaroma che secondo il popolo granata ha intrappolato una squadra e una città. "Liberate la Salernitana" è la frase che circola con forza in ogni angolo di Salerno attraverso diversi striscioni affissi in diverse parti della città. A tal proposito Gravina sottolinea una frase che vuol dire molto: "Ho fatto una scommessa, sono certo che nei prossimi dieci giorni la Salernitana sarà venduta, vedremo se ho ragione". Un chiaro riferimento al fatto che la vecchia proprietà ora sarà davvero costretta a vendere.
Gravina si rivolge a Lotito e alla vecchia proprietà
Gravina ha parlato di autentico atto di correttezza nei confronti della piazza per non aver escluso la Salernitana dalla Serie A già a inizio campionato: "Il rispetto verso la tifoseria e la città l'ho dimostrato da subito, quando a maggio e giugno abbiamo sollevato il problema". Il presidente della Federcalcio si rivolge così direttamente a Claudio Lotito: "Un imprenditore sa che c'è il rischio di vincere il campionato – ha detto Gravina – Bisogna essere responsabili e consapevoli ma sono convinto che in dieci giorni la Salernitana si venderà, non si può discutere una tale realtà che non ha offerte". Il presidente della Figc ribadisce con forza il concetto: "Non mando la Federazione al massacro perché gli altri non hanno affrontato il problema in maniera diversa".
Entro il 31 dicembre la Salernitana e il trust dovranno comunicare l'avvenuta cessione della società ad altro gruppo per poter poi avere i canonici 45 giorni di tempo per sistemare tutte le altre questioni burocratiche del caso. Se entro il 31 non sarà effettuato questo primo passaggio, i granata saranno esclusi dalla Serie A. Gravina parla di condizioni ancora valide per poter risolvere il problema, ma dipende da chi gestisce la Salernitana. "Ci poteva essere l'esclusione a giugno ma mi sembrava un atto di una cattiveria eccessiva". Gravina conclude il suo intervento odierno con un pizzico di rammarico: "Ho avuto uno scambio solo con il presidente De Luca, ovvero l'unico che è venuto qui a discutere la situazione".