La rottura tra Sabatini e Iervolino arriva su Whatsapp: scontro per una commissione esagerata
Una discussione sulla commissione per il rinnovo automatico del contratto di Lassana Coulibaly alla base della rottura tra la Salernitana e Walter Sabatini. La lite, se così possiamo definirla, tra il ds di Mosciano e il presidente Danilo Iervolino, si sarebbe consumata nella notte tra il giorno 1 e 2 giugno. Tutto tramite Whatsapp con uno scambio di battute che ha poi portato alla dolorosa decisione. Il centrocampista era approdato in granata nell'estate scorsa dopo essere stato già protagonista della promozione in massima serie dalla serie cadetta con Castori in panchina. Quindi qualsiasi accordo preso con i suoi agenti era stato stabilito dalla precedente società e dalla gestione Fabiani. La presa di posizione del patron dei granata è stata dunque netta e deciso in generale a rivedere i suoi rapporti con i procuratori. Una sorta di presa di posizione a una speculazione, se così possiamo chiamarla, diventata ormai un'abitudine nel mondo del calcio e nella nostra Serie A.
Iervolino avrebbe dunque preso da solo questa decisione, forse anche condizionato da qualche ulteriore mossa sbagliata di Sabatini proprio sul fronte delle commissioni che l'avrebbe fatto andare su tutte le furie. Ecco perché dopo la nota ufficiale del club, fredda e frettolosa senza alcun riferimento al lavoro svolto dal ds umbro, ha tenuto una lunga riunione serale con il suo staff per studiare le nuove mosse per il futuro. I contatti con Gianluca Petrachi, ex ds di Torino e Roma, sarebbero stati timidamente esplorati già a marzo, quando la nuova Salernitana emersa dopo il mercato di gennaio chiuso da Sabatini stentava comunque a decollare. Sarebbe proprio lui il primo nome sulla lista del patron dei granata insieme ad altri due direttori sportivi che pure sono stati protagonisti del nostro campionato: Pierpaolo Marino e Massimiliano Mirabelli.
Il primo è l'attuale direttore generale dell’Udinese, in scadenza di contratto con il club friulano il prossimo 30 giugno e che in passato ha lavorato anche con Napoli e Atalanta. Il secondo invece, dopo l'ufficializzazione del passaggio di proprietà del Milan da Fininvest all'imprenditore cinese Li Yonghong nel 2017, fu nominato direttore sportivo e responsabile dell'area tecnica dei rossoneri prima dell'esonero nel 2018 e l'incarico successivo al Padova lo scorso gennaio fino al 2024. Ma non si escludono altri colpi di scena che potrebbero riguardare anche Mauro Meluso, Daniele Faggiano e Giorgio Perinetti che pare però molto vicino al Brescia.
Sullo sfondo resta comunque la suggestione Riccardo Bigon che dopo l'addio al Bologna lasciando il posto a Sartori, potrebbe essere uno dei nomi a sorpresa di Iervolino nonostante l'ex ds degli emiliani pare essere a un passo dal Parma. L'addio di Walter Sabatini, già nelle prime ore della giornata di ieri dopo l'ufficialità diramata dalla società, potrebbe anche portare a un addio di Davide Nicola nonostante un accordo con l'allenatore per un rinnovo biennale del tecnico protagonista della salvezza dei campani. Sabatini, poco dopo la sua separazione dai campani, aveva confermato come Nicola fosse "una persona libera" a prescindere da lui.
Ma a questo punto non è da escludere alcun colpo di scena. Da escludere la possibilità di vedere Roberto De Zerbi sulla panchina dei granata, l'ex tecnico del Sassuolo per il momento esclude ogni possibilità di tornare ad allenare in Italia. Più plausibile invece il nome di Fabio Cannavaro che più volte era presente all'Arechi per assistere alle partite della Salernitana in tribuna e al fianco dello stesso Iervolino. Nelle prossime ore potrebbe succedere di tutto ma la necessità di ingaggiare un nuovo ds è prioritaria, specie per svincolare almeno 15 giocatori non adatti alla categoria vincolati da accordi pluriennali stipulati con la precedente società.