La Roma fallisce la qualificazione anticipata in Europa League: a Praga, si impone lo Slavia
Poteva e doveva essere la partita che avrebbe garantito la qualificazione al secondo turno con largo anticipo e invece si è trasformata in una amarissima sconfitta. La Roma torna da Praga con la prima sconfitta in Europa League, pesantissima: 2-0. Con lo Slavia che si prende la momentanea vetta della classifica del girone, sfruttando la miglior differenza reti. Inutile l'inserimento di Dybala nel finale, pessima serata per Lukaku.
La Roma gioca un primo tempo decisamente sotto tono senza mai affondare il colpo. La formazione giallorossa non riesce quasi mai ad essere pericolosa in area dello Slavia e la coppia Belotti-Lukaku fatica a rendersi utile per la causa dichiarata: vincere per chiudere subito il discorso qualificazione. Ne nasce un primo tempo privo di forte emozioni, con i padroni di casa bravi a tenere testa, non entrare mai in affanno e gestire la situazione, lasciando aperto il match nella speranza di un colpo vincente.
Non è un caso se le uniche note positive arrivano proprio dallo Slava prima dell'intervallo, riuscendosi a ritagliare un paio di mezze occasioni soprattutto ad inizio match: al 27′ Zafeiris trova in area giallorossa Chytil che si coordina e tira una fucilata che scheggia solamente la traversa. Uno squillo di tromba per lo Slavia che ci riprova dieci minuti dopo: ci prova Provod che, ancora in area, non trova la coordinazione giusta calciando in tribuna.
La Roma resta a guardare, quasi sorniona e così riprende anche il secondo tempo quando Foti, su suggerimento di Mourinho relegato in tribuna per squalifica, opta per due cambi immediati: dentro Karsdorp e Cristante per i deludenti El Shaarawy e Aouri. Ma non c'è nemmeno il tempo di riprendere le misure allo Slavia che al 50′ i padroni di casa spaccano in due il match con uno degli uomini di maggior qualità, Mojmir Chytil. Suo l'assist perfetto per Jurecka che con grande freddezza fulmina il portiere Svilar con un tiro all'incrocio di sinistra.
Una doccia fredda per la Roma che prova la reazione rabbiosa e nervosa ma senza lucidità aprendosi al gioco in contropiede dello Slavia ma alzando il baricentro alla ricerca del pareggio che al 52′ Belotti sfiora, calciando a fil di palo a portiere battuto. Ma è poca cosa, lo Slavia si fa più spavaldo e sotto lo sguardo perplesso di Mourinho i giallorossi cercando di alzare i ritmi di gioco, alla ricerca dello spunto che non arriva anche per la deludente serata di Lukaku, mai al centro della manovra.
La mossa della disperazione porta il nome di Paulo Dybala che rileva Belotti e si affianca a Lukaku senza cambiare lo schema di gioco e alterare gli equilibri in campo per gli ultimi 20 minuti di partita. Ma gli effetti sono pessimi perché arriva il raddoppio dello Slavia Praga che al 74′ supera ancora Svilar: Masopust scarica un potente tiro radente dalla distanza all'angolo basso di sinistra sorprendendo tutti e prendendosi un successo fondamentale per ribaltare le dinamiche relative alla qualificazione.