La Roma è terza, Mourinho non si sente tranquillo: “Sei sicuro che la Juve non ha 59 punti? Siamo in Italia”
La Roma ha vinto a Torino (gol di Paulo Dybala su rigore) ed è salita al terzo posto in classifica. Un balzo da 50 a 53 punti, a +1 sul Milan (adesso quarto) e +2 sull'Inter (quinta e fuori dalla zona Champions League). Una serata che regala Joya ai capitolini ma José Mourinho non si sente del tutto tranquillo, c'è qualcosa che gli smorza l'euforia per una vittoria pesante.
C'è un pensiero che gli ronza in testa e lo dice senza peli sulla lingua, con l'ironia che lo contraddistingue quando l'interlocutore gli fa da una domanda facile, facile… come servirgli la risposta su un piatto d'argento. E regala una risposta indiscreta, di quelle che fanno molto rumore.
Noi al terzo posto? Perché dici così – le parole del tecnico portoghese al giornalista di DAZN -. Tu sei sicuro che la Juventus non ha 59 punti? Certo, certo… a quel punto se le tolgono la penalizzazione siamo quarti. Siamo in Italia...
Non è certo la prima volta che Mou usa accenti del genere quando di mezzo ci sono bianconeri. Qualcosa si lasciò sfuggire commentando l'espulsione subita a Cremona perché "non voglio dire che lui (Marco Serra, il quarto uomo di cui ha denunciato l'atteggiamento) è di Torino e noi giochiamo contro la Juve".
Da dove nasce tanta diffidenza? C'è una data cerchiata in rosso sul calendario: il 19 aprile dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni sarà discusso il ricorso presentato dai bianconeri contro la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte d'Appello Federale per la questione delle plusvalenze fittizie. Qualora il verdetto della commissione fosse favorevole ai bianconeri, si ritroverebbero al secondo posto dando uno scossone alla parte alta della classifica. E la Roma, allo stato dei fatti, sarebbe quarta mentre Milan e Inter sarebbero risucchiate fuori dalla zona Champions.
Precisazione a parte sulla Juventus, Mourinho aggiusta il tiro della riflessione quando gli viene chiesto qual è l'avversario che la Roma teme di più nella lotta per ritagliarsi uno spazio tra le prime quattro posizioni. Non ha senso strafare, non serve, soprattutto a questo punto della stagione dove per vincere può bastare anche solo un gol in più dell'avversario (come precisato a commento della prestazione di Torino).
"Noi stessi – aggiunge Mou -. Vogliamo pensare come una grande squadra e una grande squadra non trascura nessuna competizione, non perde una partita per vincere la prossima. Abbiamo una rosa con dei limiti, siamo ai quarti di una competizione europea che sembra una Champions. Abbiamo di nuovo tre partite alla settimana e per noi è dura, ma andiamo partita dopo partita".