La Roma contro il razzismo: giallorossi in campo con la patch Black Lives Matter
Dodici partite per condannare il razzismo e per far sentire il suo sostegno al movimento Black Lives Matter. Dopo le precedenti iniziative prese per difendere i propri giocatori dall'ignoranza e dall'inciviltà di alcuni tifosi, la Roma è nuovamente scesa in campo per combattere questo ignobile fenomeno tornato purtroppo d'attualità dopo il dramma di George Floyd. Proprio l'omicidio del povero 46enne afroamericano, ha infatti convinto il club di James Pallotta a terminare la stagione portando sulla maglia il simbolo della lotta al razzismo.
A partire da Roma-Sampdoria del prossimo 24 giugno, Florenzi e compagni entreranno infatti sul terreno di gioco indossando una speciale patch sulla spalla sinistra. Ad annunciare la suggestiva iniziativa è stata la stessa società capitolina con un messaggio postato su Twitter: "Non basta non essere razzisti. Bisogna essere antirazzisti. I calciatori della AS Roma indosseranno durante le restanti 12 partite di Serie A la patch Black Lives Matter sulle maglie da gioco". Le maglie, come confermato dal club, verrano inoltre messe all'asta per raccogliere fondi per diverse associazioni antirazziste.
In ginocchio a Trigoria
La patch in questione raffigura due mani che si stringono, una bianca e una scura, con le due scritte "Black Lives Mattes" e "Assieme": ovvero lo slogan, lanciato dalla Roma qualche giorno fa, per sensibilizzare i tifosi dopo la morte di George Floyd, le prime manifestazioni e le iniziative del mondo del calcio italiano a supporto del movimento antirazzista. Al loro rientro a Trigoria, in occasione di uno dei primi allenamenti post lockdown, i giocatori di Paulo Fonseca avevano tra l'altro già messo in scena la loro personale protesta anti razzista, scattando una foto nel centro sportivo giallorosso: un'istantanea che ha visto protagonisti i calciatori, inginocchiati in campo e impegnati nell'ormai famosa protesta.