La rivincita di Gnabry: da scarto del West Bromwich alla finale di Champions con il Bayern
La doppietta realizzata contro il Bayern Monaco, ha messo in luce, se ancora ce ne fosse bisogno, la stella di Serge Gnabry, autore di una doppietta nella notte che ha riportato il Bayern Monaco in finale di Champions League. I due gol al Lione sono l'epilogo di una carriera in crescendo per il giocatore che prima del suo approdo in Bavaria, fu letteralmente scartato dal West Bromwich allenato dall'allora tecnico Tony Pulis: "Gnabry è venuto qui per giocare, ma per me non è ancora al livello per poterlo fare". Dichiarazioni che oggi suonano quasi come una beffa per lui che ha visto il giocatore, oggi, trascinare un top club come il Bayern in finale.
Una esperienza, quella in Premier, che sembrava potergli spianare la strada nel calcio professionistico. Dopo il suo approdo all'Arsenal infatti, Wenger, che non riusciva a garantirgli continuità nei Gunners, lo mandò in prestito proprio al West Bromwich per testarne le capacità in un campionato così duro come la Premier. Ma furono più le tribune e le presenze con la squadra B che i minuti in campionato a fare da cornice in quell'esperienza del tutto negativa per Gnabry che oggi può dire di aver avuto la sua personalissima rivincita.
Gnabry; da scarto del West Bromwich a stella del Bayern Monaco
Le tappe della carriera di Serge Gnabry sono state tante nonostante la giovane età. Per arrivare a raggiungere la finale di Champions League, conquistata da protagonista con la maglia del Bayern Monaco, il talento dei bavaresi ha dovuto superare diversi ostacoli e incassare tante delusioni. Dallo Stoccarda di Werner e Kimmich all'Arsenal nel 2011, Gnabry giocherà solo 10 gare in campionato e 3 in Champions con la maglia dei Gunners prima di passare in prestito al West Bromwich. Fra infortuni e gerarchie da rispettare, lo spazio con Wenger è stato sempre poco, nonostante il tecnico francese ne riconoscesse il talento.
L'arrivo nella squadra allenata allora da Tony Pulis rappresentava una grande occasione per Gnabry, pronto a dimostrare tutto il suo talento. Ma la considerazione del tecnico nei suoi confronti fu subito netta: "Gnabry è venuto qui per giocare, ma per me non è ancora al livello per poterlo fare. Non ha mai giocato molto a livello professionistico. L’academy è sufficiente per rendere pronti i giocatori? Devo scegliere la mia formazione migliore”. Parole che ad oggi, dopo 5 anni (era al WBA nella stagione 2015/2016) suonano quasi come una beffa per l'allenatore che ha visto quello ‘scarto' andare in rete per due volte in semifinale e centrare l'ultimo atto della Champions League 2019/2020 da protagonista assoluto del Bayern Monaco.