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La rivincita di Antonio Conte dopo il derby: “Il tempo è galantuomo”

Antonio Conte è al settimo cielo dopo la vittoria della sua Inter nel derby contro il Milan, risultato giunto dopo una prova che ha certificato la superiorità tecnica dei nerazzurri e che vede l’Inter allungare in vetta alla classifica. Una delle chiavi della vittoria è stata la ritrovata utilità di Eriksen e Perisic: così Conte li ha recuperati.
A cura di Redazione Sport
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Antonio Conte ha il volto della vittoria dopo il derby Milan-Inter che ha sancito la superiorità cittadina della sua squadra e soprattutto la fuga al comando della classifica di Serie A. Un successo netto sia nelle proporzioni, visto lo 0-3 finale, sia nella prestazione, collettivamente di livello altissimo da parte dei nerazzurri. Un aspetto, quello del ruolo di tutto il gruppo nella vittoria, che Antonio Conte ha sottolineato con particolare enfasi nel post-partita.

In particolare quando si è parlato di Christian Eriksen, oggetto misterioso fino a qualche settimana fa, preziosa novità per il centrocampo dopo le prestazioni delle ultime partite. Un inserimento che ha richiesto più tempo del previsto, ma di cui Conte si prende i meriti spiegandone i retroscena.

"Parto sempre dal presupposto che il tempo è galantuomo. Quando mi chiedevano di Eriksen dicevo che ci sono giocatori che entrano subito in un contesto, come Barella, Bastoni, e altri che hanno bisogno di più tempo. Christian non sapeva la lingua, veniva da un altro campionato, non aveva giocato nell’ultimo periodo. Doveva entrare nell’idea di gioco".

Oggi Eriksen ha un ruolo ben definito nell'Inter.

"Abbiamo cambiato  sistema per dargli spazio da trequartista ma questo ci comportava degli squilibri, ci penalizzava. Siamo passati ad una situazione in cui gli ho fatto fare qualche partita da play, ora fa la mezzala atipica perché aiuta Brozovic in fase di costruzione ma ha la possibilità di sganciarsi. Il ragazzo si è messo a disposizione anche in fase di non possesso, ha aumentato l’intensità e il numero di giri".

Ai microfoni di ‘Inter TV' si è lasciato andare ancora di più.

"Oggi si è visto il miglior Eriksen da quando gioca nell'Inter. Ha fatto il doppio play, si è inserito, è stato bravo in fase di possesso e di non possesso. Può fare ancora di più adesso che abbiamo trovato la quadra e mi riempie d'orgoglio il fatto che sia stato lui ad avvicinarsi a noi".

Una situazione molto simile a quella che ha visto protagonista Ivan Perisic.

"Stesso discorso per Perisic che ha fatto una prestazione davvero bella. È cresciuto tanto, quest’anno a differenza della scorsa stagione è venuto con grande spirito di abnegazione e sta facendo bene a tutta fascia".

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